Decreto Sviluppo in Cdm: obiettivi crescita e occupazione

Approda in Cdm il decreto sviluppo.  Il provvedimento, volto a creare crescita sostenibile e occupazione di qualità, sarà oggetto della discussione in cdm anche con le misure su trasporti e infrastrutture, quelle cioé per cui si è cercata in questi giorni la copertura finanziaria, e che, secondo le bozze circolate finora, prevedono tra le altre cose l’aumento del bonus fiscale per le ristrutturazioni e l’esenzione dall’Imu delle case in vendita per meno di 200.000 euro. “Non c’é mai stato dubbio sul dl. – ha ribadito il ministro dello Sviluppo Corrado Passera – Ora si tratta solo di ottimizzare le coperture. Certe cose si possono fare subito, altre con la spending review e le dismissioni”. La dismissione dei beni pubblici annunciata ieri dal premier è infatti  “una delle tre leve di sviluppo”, insieme a taglio della spesa pubblica e lotta all’evasione. Ecco alcune misure previste nel decreto.

Il dl cancella 43 sussidi considerati ormai obsoleti per far convogliare tutte le risorse in un unico fondo destinato a creare “crescita sostenibile e occupazione di qualità”.

Per favorire le assunzioni di giovani laureati altamente qualificati – ingegneri, biologi, fisici, matematici, farmacisti ecc – il provvedimento introduce un credito di imposta del 35%.

Per consentire l’accesso delle pmi al mercato del debito saranno introdotte cambiali finanziarie e obbligazioni per le società non quotate di piccole e medie dimensioni.

La decisione definitiva sulla realizzazione di infrastrutture energetiche già approvate con la procedura Via, ma sulle quali le amministrazioni regionali mostrano inerzia, spetterà alla Presidenza del Consiglio. L’obiettivo è sbloccare gli investimenti privati che ammontano potenzialmente a 10 mld.

Il limite delle 12 miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette viene confermato, ma le bozze circolate prevedono che il limite possa essere “ridotto, sino a non meno di 7 miglia, per le attività individuate d’intesa fra i ministri di Sviluppo economico e Ambiente”.

L’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene prorogata al 31 dicembre 2013 per consentire la prosecuzione delle verifiche del funzionamento del sistema.

Per essere di ragionevole durata un processo deve concludersi con la sentenza definitiva entro sei anni: non più di tre anni per il primo grado, due per l’appello e uno per il giudizio in Cassazione.

Il pacchetto messo a punto dal ministero della Giustizia e da inserire nel decreto prevede che le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno prospettive di ripresa, non siano obbligate a dichiarare il fallimento ma possano ricorrere direttamente al concordato preventivo.

Il dl istituisce un “fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti”. Il cibo sarà distribuito dalle organizzazioni caritatevoli.

Le detrazioni Irpef per la ristrutturazione salgono dal 36 al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore ai 96.000 euro.

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