Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Infrastrutture, il provvedimento omnibus che tocca temi molto diversi tra loro.
Nel testo, novità dal Ponte sullo Stretto di Messina al caro voli, fino alla regolamentazione della stagione balneare.
La nota del Mit
Rispetto alle bozze circolate nei giorni precedenti, l’ultima versione del testo, quella approvata, presenta modifiche significative.
È una nota del Mit, nel primissimo pomeriggio di lunedì 19 maggio, a dare l’annuncio di “un provvedimento urgente e strategico voluto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per imprimere una forte accelerazione alla realizzazione di infrastrutture chiave, ottimizzare la gestione dei contratti pubblici, assicurare l’efficienza del sistema dei trasporti e valorizzare il demanio, in linea con gli obiettivi del Pnrr e gli impegni europei”.
Ponte sullo Stretto
È stata stralciata dal Decreto Infrastrutture la norma che avrebbe riconosciuto alla Stretto di Messina Spa, la società incaricata dell’opera, il ruolo di stazione appaltante qualificata. Questo avrebbe consentito alla società di gestire direttamente l’intero iter delle gare pubbliche per lavori, forniture e servizi.
Il Decreto Infrastrutture in Cdm ha visto saltare il ruolo della società Stretto di Messina Spa come stazione appaltante: non potrà gestire le gare per lavori e forniture
Resta invece nel decreto la norma sull’adeguamento dei costi: il tetto di spesa per la realizzazione del Ponte che inizialmente era di 8,5 miliardi viene confermato a 13,5 miliardi, come già annunciato a novembre 2024, con la possibilità di un ulteriore incremento fino al 50%, in linea con i limiti imposti dalla normativa europea.
E si avvicina l’appuntamento con il Cipess, il comitato interministeriale per la programmazione economica che dovrà fornire il via libera definitivo prima dell’avvio dei cantieri.
Nel frattempo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato l’implementazione di un piano antimafia che accompagnerà tutte le fasi del progetto, a partire dagli espropri. Il piano seguirà il modello già adottato per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, ma sarà ulteriormente rafforzato.
Caro voli
Un altro punto centrale del Decreto infrastrutture riguarda i voli da e per le isole maggiori, Sardegna e Sicilia. Le tratte soggette a oneri di servizio pubblico potranno essere soggette a un tetto tariffario nei periodi in cui i prezzi subiscono aumenti significativi, come durante l’estate o le festività.
Il provvedimento, che rivede una norma già introdotta nel 2023, si applicherà a categorie specifiche di passeggeri, in un’ottica di tutela del diritto alla mobilità e di contrasto alle speculazioni stagionali da parte dei vettori aerei.
Porto di Genova
Scompare dal testo anche un articolo molto discusso che avrebbe ridefinito le caratteristiche urbanistiche di alcune aree del porto di Genova, con potenziali impatti su procedimenti giudiziari in corso. In ambienti politici era già stata ribattezzata “Salva-Spinelli”, in riferimento al gruppo che ha visto annullata la propria concessione dal Consiglio di Stato e che è in attesa di giudizio sul ricorso.
Secondo fonti di governo, la norma sarebbe stata rimossa su indicazione del Quirinale, preoccupato per il potenziale conflitto tra potere legislativo e giudiziario.
Stagione balneareIl Decreto infrastrutture stabilisce anche un calendario unico per la stagione balneare in Italia: sarà in vigore dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre. Le Regioni e gli enti locali potranno anticipare o posticipare l’avvio della stagione di una sola settimana, ma non allungarne la durata.
Al di fuori di tale periodo, le strutture balneari potranno comunque restare aperte offrendo servizi limitati, ad esempio per fini elioterapici (prendere il sole), ma senza fare il bagno.
Appalti più veloci in emergenza
Nel capitolo appalti e subappalti, il decreto introduce meccanismi accelerati in caso di emergenze di protezione civile, con premi o sanzioni per i tempi di consegna: una penalità dello 0,25% per ogni giorno di ritardo, fino a un massimo del 10% dell’importo complessivo, ma anche la possibilità di premiare con la stessa aliquota chi completa i lavori in anticipo.
In tema di sicurezza, si prevede l’introduzione di un indice di affollamento per le verifiche sismiche degli edifici pubblici, in un’ottica di prevenzione strutturale.
Autotrasporto, Olimpiadi e Ram
Il decreto stanzia 6 milioni di euro per il rinnovo delle flotte nel settore dell’autotrasporto. La società Ram (Rete Autostrade Mediterranee), controllata dal Mit, potrà assumere nuovo personale a tempo determinato, con una dotazione di 200.000 euro nel 2025 e 2 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Inclusi nel provvedimento anche interventi urgenti per le opere necessarie alle Olimpiadi invernali 2026.