Decreto crescita al traguardo

“La Commissione Ue ha ricevuto la lettera del premier Conte, e la sta ora analizzando”:  fa sapere, come noto,  un portavoce della Commissione Ue.

 “E’ un dovere aprire adesso, senza ulteriore indugio, una fase costituente per ridisegnare le regole di governo delle nostre società e delle nostre economie”, si legge nella lettera con cui Conte, di fatto, manda un messaggio chiaro a Bruxelles: con la sola stabilità si rischia la sopravvivenza stessa dell’Europa.

Ma è la parte politica della lettera, quella su cui punta soprattutto il premier. Occorre “assicurare un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita, tra riduzione e condivisione dei rischi” perché, in caso contrario, si “rischia di pagare un prezzo molto alto per la coesione sociale ed economica dei Paesi membri e per la credibilità stessa del progetto europeo”, scrive Conte assicurando, nella missiva, “un dialogo aperto e costruttivo” dell’Italia per evitare la procedura d’infrazione. Il clima, in Cdm e nella riunione precedente è tuttavia “raggelato” dallo scontro tra M5S e Lega sull’emendamento, a firma leghista, che trasferisce dal ministero del Sud alle Regioni la gestione dei Fondi di Sviluppo e Coesione.

“E’ stato un ricatto della Lega, dove la contropartita è l’Autonomia”, attacca il M5S, quasi scoraggiato da quello che, in Salvini, viene visto come un continuo alzare la posta. E, non a caso, al termine del Cdm fonti della Lega parlano di “accordo positivo” sul dl crescita annunciando l’approdo in Cdm la settimana prossima della Autonomia. Tradotto: la Lega accetta lo stralcio dell’emendamento discusso ma non ammette dilazioni sul dossier caro al Nord.

Arriva finalmente al traguardo il decreto crescita. Il testo, dopo il via libera dell’aula della Camera dovrebbe ricevere l’ok del Senato questa settimana, visto che sabato scadono i 60 giorni di tempo per la conversione in legge.

Prosegue intanto il confronto con l’Europa sul tema dei conti pubblici: venerdì è in programma l’assemblea di Cassa Depositi e Prestiti, con cui la controllata pubblica dovrebbe staccare un extra dividendo da 1 miliardo pe ri suoi azionisti, di cui poco meno di 800 milioni destinati allo Stato.

In Parlamento dovrebbe arrivare anche l’Assestamento di Bilancio con cui il governo spera di mettere in evidenza il miglioramento in corso dei conti pubblici che dovrebbe, nelle intenzioni dell’esecutivo, mostrare all’Europa che non è necessaria una manovra correttiva. Tra i maggiori fondi che dovrebbero figurare, oltre alla cedola straordinaria di Cdp, anche i maggiori dividendi distribuiti quest’anno da Banca d’Italia.

 

Circa Redazione

Riprova

Il Gruppo FS brinda: +8% di ricavi nel 2023

Numeri record per le Ferrovie dello Stato nel 2023. Quindici miliardi di ricavi, in crescita …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com