Dirigenti ospedalieri, medici e manager delle Aziende sanitarie locali, ovvero i ‘capi’ delle strutture medico-ospedaliere oggi in prima linea contro il Covid in Campania, non potranno rilasciare «indicazioni e riscontri» agli organi di stampa siano essi web, radio, tv e carta stampata, né scrivere sui social media su vicende relative all’andamento Covid in Campania. È tutto nero su bianco – lo scrive  Giuseppe Del Bello su Repubblica, edizione Napoli –  in una  nota protocollata della Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca che ha come oggetto “Gestione delle informazioni e rapporti con i media”, firmata da  Ugo Trama, già responsabile del servizio farmaceutico regionale e responsabile ad interim dell’Unità operativa dipartimentale “Assistenza e interventi socio sanitari” incardinata nella Direzione generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema sanitario regionale. Altra firma è quella del direttore generale Tutela salute Antonio Postiglione e del  coordinatore Italo Giulivo.  Dunque i manager e i medici potranno parlare solo se preventivamente autorizzati dalla politica.

Ecco il testo integrale del documento che ha suscitato un putiferio in ambito ospedaliero: molti medici sono in disaccordo con la norma, giudicata restrittiva delle libertà di espressione:

“Si segnala che la scrivente Unità di crisi, in raccordo con la presidenza della Regione, è l’unico organismo abilitato a fornire indicazioni e riscontri agli organi di stampa e a quelli radiotelevisivi e ai social media. È pertanto inibito a tutti gli organi aziendali rilasciare informazioni e interviste o intrattenere collaborazioni con i predetti organi senza espressa autorizzazione di questa unità di crisi”.

“La decisione assunta dal neo eletto presidente Campano Vincenzo De Luca, di impedire l’informazione regionale riguardo alla diffusione del covid, viola ogni principio democratico e costituzionale e mortifica il ruolo di professionisti, sovente precari, che durante la crisi acuta hanno svolto il loro lavoro con professionalità e in taluni casi mettendo a rischio la loro salute.” E’ quanto afferma Tony Della Pia di rifondazione comunista.

La Campania è  una delle regioni con la più alta percentuale di contagiati in Italia e qualora l’emergenza dovesse riemerge con le caratteristiche drammatiche dei mesi trascorsi il sistema sanitario non riuscirebbe a soddisfare le necessità.

Le nostre denunce antecedenti alle elezioni – conclude Della Pia – non erano infondate. Invitiamo De Luca e la sua maggioranza a cancellare immediatamente la sua imposizione più consona alla dittatura cilena di  Pinochet che ad uno stato di diritto.”