Che alla politica e alla ‘Stampa’ possa mancare il senso del Sacro non ci desta stupore.
Tempo fa i grillini avevano arruolato San Francesco come supporter del reddito di cittadinanza, con Beppe Grillo che lo indicò come l’ispiratore del progetto 5Stelle di ‘abolizione’ della povertà. Marciando su Assisi il fondatore del Movimento sembrò il vendicatore dei poveracci che, col reddito, avrebbero riacquisito il diritto a vivere. Un disastro annunciato con le truffe che sono ormai all’ordine del giorno. Sappiamo come è andata finire: un disastro. I beneficiari non vogliono saperne di trovarsi un lavoro e le truffe sono all’ordine del giorno.
L’utilizzo della simbologia trasparente conquista tutti, dall’Elevato a Dacia Maraini che utilizzò ‘Santa Chiara di Assisi’ per un libro. Lavorando di fantasia la trasformò in una rivoluzionaria, in una protofemminista che praticava il digiuno per l’eguaglianza di genere.
Dacia Maraini scriveva : ‘Il pensiero di Santa Chiara è talmente radicale che va al di là della religione: mette in discussione la proprietà privata, la famiglia, la gerarchia, il potere maschile. È veramente rivoluzionaria’. Blasfemia pura! Questi personaggi sacri, e non personaggi storici, hanno operato sì una rivoluzione, ma una rivoluzione cristocentrica. Fuori dalla dimensione religiosa in cui operarono vengono indegnamente utilizzati dalla sinistra per veicolare valori come l’uguaglianza, la povertà ed altro facendoli diventare mere ‘caricature’ rispetto a ciò che furono, e rispetto a ciò che trasmettevano con il loro operato.
‘Il Vaticano ha fatto una operazione di marketing involontaria a nostro favore, grazie grande Stato Vaticano!’, ironizza Imma Battaglia, storica attivista Lgbt, al Roma Pride con altri migliaia per dare una spinta popolare al disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. che ha provocato la dura posizione della Chiesa.
Immagini che però hanno dato fastidio a molti, in particolare ai fedeli. Tanto che anche Giorgia Meloniha puntato il dito contro il tizio. La leader di Fratelli d’Italia lo ha fatto su Facebook, laddove ha commentato: ‘Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da Cristo Lgbt, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c’è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?’, si interrogava la sorella d’Italia.
‘Come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all’odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d’accordo con il ddl Zan? Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno. Io la penso così. Qualcun altro evidentemente no’, ha concluso la leader di Fratelli d’Italia. Già, ai sostenitori del ddl Zan sembra essere concesso tutto. Anche travestirsi da Gesù Cristo alla parata gay.
Tutto ciò provoca grande tristezza nell’anima e ci fa capire che oggi si è superato ogni limite frantumando in un sol colpo religione e senso del sacro…