Dazi: Ue e Giappone firmano accordo libero scambio

L’Unione Europea e il Giappone hanno firmato oggi a Tokyo un accordo commerciale, destinato a creare la piu’ grande area di libero scambio al mondo e a rispondere sul piano politico al crescente protezionismo degli Stati Uniti. “Con il piu’ grande accordo commerciale bilaterale di sempre, oggi cementiamo l’amicizia nippo-europeo”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, dopo la firma con il premier giapponese, Shinzo Abe. “Geograficamente siamo lontani, ma politicamente e economicamente non potremmo essere piu’ vicini” grazie a “valori condivisi della democrazia liberale, dei diritti umani e dello stato di diritto”, ha spiegato Tusk. “Oggi e’ un momento storico per la partnership” tra Ue e Giappone, ha aggiunto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker: “non puo’ esserci unita’ dove c’e’ unilateralismo”. Una volta ratificato dal Parlamento europeo e dalla Dieta giapponese, l’accordo dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2019. L’Italia ha dato il suo consenso alla firma da parte dell’Ue il 6 luglio scorso, non sollevando obiezioni nella procedura scritta avviata in sede di Consiglio (l’istituzione che rappresenta i governi, ndr). L’accordo Economic Partnership Agreement dovrebbe portare all’azzeramento dei dazi sul 99% degli scambi commerciali tra Ue e Giappone oltre all’eliminazione di una serie di barriere non tariffarie.

Secondo la Commissione, l’accordo permettera’ di rimuovere circa 1 miliardo di dazi pagati ogni anno dalle imprese Ue per esportare verso il Giappone. L’intesa eliminera’ anche una serie di barriere regolamentari in diversi settori, tra cui quello delle automobili (anche se i dazi verranno eliminati progressivamente in un periodo di 7 anni). Nel settore agricolo saranno azzerati i dazi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar (attualmente sono al 29,8%) e sui vicini (attualmente al 15% in media). L’Ue dovrebbe aumentare in modo consistente le sue esportazioni di manzo, mentre sulla carne di maiale ci sara’ un dazio zero per la carne processata. Sempre nel settore agricolo, il Giappone garantira’ oltre 200 indicazioni geografiche europee. L’accordo prevede aperture anche nei settori dei servizi, in particolare per i servizi finanziari, l’e-commerce, le telecomunicazioni e i trasporti. Le imprese Ue avranno accesso agli appalti pubblici di 48 citta’ giapponesi. Tokyo dovra’ inoltre rimuovere gli ostacoli per partecipare agli appalti nel settore ferroviario a livello nazionale. L’accordo include anche un capitolo sullo sviluppo sostenibile, che fissa elevati standard per le norme sul lavoro, la sicurezza, l’ambiente e la protezione dei consumatori e rafforza l’impegno di Ue e Giappone sul cambiamento climatico. Secondo le stime della Commissione, una volta che sara’ in vigore l’accordo potrebbe portare a un aumento delle esportazioni Ue verso il Giappone del 13,2% (circa 13,5 miliardi di euro). Nel frattempo continuano i negoziati tra Bruxelles e Tokyo sui meccanismi per le dispute delle controversie sugli investimenti, che sono state tenute fuori dall’accordo firmato oggi. Per l’Ue e il Giappone l’Economic Partnership Agreement ha un significato che va oltre gli scambi commerciali, nel momento in cui l’amministrazione Trump negli Stati Uniti moltiplica le iniziative protezioniste e rischia di innescare una guerra commerciale. “Insieme al Giappone, stiamo inviando un forte segnale al mondo che due delle sue piu’ grandi economie credono ancora nel commercio aperto, opponendosi sia all’unilateralismo che al protezionismo”, ha detto la commissaria al Commercio, Cecilia Malmstroem.

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