Daniela Santanchè e caso Visibilia: presentate due mozioni di sfiducia dal M5S

Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio dal tribunale di Milano con l’accusa di falso in bilancio per la sua gestione di Visibilia Editore, società editrice che pubblica riviste settimanali e mensili tra cui Visto e Novella 2000. Santanchè ne è stata presidente e amministratrice delegata fino al 2022.

L’accusa di falso in bilancio è legata all’ipotesi che la dirigenza di Visibilia abbia consegnato dati infondati o incompleti in merito ai conti dell’azienda. Il reato di falso in bilancio prevede una pena che va da 1 a 5 anni di detenzione. Oltre a Santanchè saranno processate altre 16 persone.

Giuseppe Conte che sui suoi profili social ha promesso di mettere all’angolo il governo sulla vicenda giudiziaria che coinvolge anche la ministra del Turismo chiedendo le dimissioni di Daniela Santanchè dopo la notizia del rinvio a giudizio della ministra del Turismo per il caso Visibilia. Il Movimento ha iniziato a muoversi anche a livello parlamentare presentando due mozioni di sfiducia, una alla Camera e una al Senato.

“Ora basta – ha scritto Conte -. Abbiamo presentato una nuova mozione di sfiducia contro il ministro Santanchè, metteremo di nuovo il governo con le spalle al muro di fronte al Parlamento e agli italiani. Se pensano di far finta di nulla come al solito si sbagliano di grosso”.

Meloni – ha dichiarato Conte – che urlava allo scandalo e chiedeva dimissioni per tutti ha perso di nuovo la voce di fronte ai suoi amichetti di partito? È da mesi che deve imporre a Santanchè di uscire dal governo. Non possiamo permetterci alla promozione del Turismo e del nostro Paese una ministra rinviata a giudizio per falso in bilancio e con una pesantissima inchiesta per truffa allo Stato sui fondi Covid. Fratelli d’Italia ci dava dei criminali sulla gestione della pandemia ora restano in silenzio di fronte a pesanti accuse che riguardano esponenti del loro partito e l’uso che hanno fatto dei soldi che noi abbiamo stanziato per lavoratori e imprese. Sono senza vergogna”.

Sulla sua stessa lunghezza d’onda i capigruppo del M5S, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli, che hanno reso noto di aver depositato, sia alla Camera, sia al Senato, una mozione di sfiducia individuale. Secondo il Movimento, la situazione della Santanché dopo il rinvio a giudizio è “inopportuna” dal punto di vista politico. Inoltre, sempre secondo i pentastellati, c’è “gravità nella condotta” della ministra.
“Il Parlamento ha il dovere di non chiudere gli occhi davanti a comportamenti di questo tipo. Giorgia Meloni, salvando Santanchè già una volta, ha leso la reputazione del Paese”, hanno concluso Silvestri e Patuanelli.

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