Damiano, tra Jobs Act e incentivi strutturali

“Molti nodi stanno venendo al pettine e si tratta di problemi che ci trasciniamo da anni, come quello dell’occupazione giovanile, o addirittura da decenni, come quello del Mezzogiorno”,   dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, commentando i dati Istat sull’occupazione. I Jobs Acts, spiega Damiano,  che è diventato legge dallo scorso 7 marzo, non è ancora in grado di indicarci qual è il livello della sua efficacia. I dati dei primi quattro mesi dalla sua entrata in vigore appaiono contraddittori e di difficile lettura e  balza agli occhi l’elevato numero di conversioni da tempo determinato a indeterminato, basato sulla convenienza degli incentivi, ma non si registra ancora un’inversione di tendenza per quanto riguarda l’occupazione aggiuntiva di lavoratori stabili. Infatti, nel mese di giugno la differenza tra assunti e licenziati a tempo indeterminato presenta un saldo negativo di 10.000 unità. Noi  vogliamo vincere la sfida dell’occupazione e per prima cosa chiediamo al Governo di rendere strutturali gli incentivi per il contratto a tutele crescenti. Facciamo anche attenzione al fatto che l’elevato numero di conversioni dal lavoro precario non assorba la gran parte delle risorse del 2015 destinate alla occupazione aggiuntiva, non consentendo di arrivare neanche a fine anno con il finanziamento degli incentivi. Crollerebbe l’impalcatura del Jobs Act, conclude Damiano.

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