Damiano: ‘Il governo si occupi non solo di riforme, ma anche di lavoro e pensioni’

‘Il botta e risposta sul Corriere della Sera tra Ferruccio De Bortoli e il ministro Elena Boschi a proposito del fossato che divide i cittadini dalla politica, merita qualche riflessione. Va riconosciuta al Governo la volonta’ di spingere avanti il Paese sul terreno delle riforme e della modernizzazione’, dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera. Quello che vorremmo suggerire, prosegue, e’ la necessita’ di tenere conto, nel programma di Governo, di alcune priorita’ fortemente sentite dai cittadini. In estrema sintesi, sicurezza, lavoro e pensioni. Le riforme costituzionali ed il referendum confermativo, la legge elettorale e, come suggerisce per la prossima tappa il ministro Boschi, la riforma della rappresentanza sindacale sono certamente elementi essenziali per l’architettura delle riforme, ma da soli non sufficienti a colmare la distanza tra demos e decisori. Se non affronteremo, spiega Damiano, anche il tema dell’ammodernamento del sistema previdenziale attraverso la flessibilita’, aumentera’ il numero dei poveri (i disoccupati over 60 vittime dei processi di ristrutturazione) e diventera’ sempre piu’ difficile l’accesso al lavoro da parte dei giovani. Quindi, aziende popolate di settantenni che mantengono a casa, disoccupati, i propri figli e nipoti, non rappresentano certamente una prospettiva accettabile per un partito di sinistra. Il 2016 deve essere l’anno della flessibilita’ delle pensioni, con una scelta che, se fatta, sicuramente contribuirebbe a diminuire la distanza tra cittadini e politica.

 

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