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I giovanissimi messinesi William Caruso e Luciano Accordi artisticamente formati e cresciuti con Sasà Neri di Luna Obliqua sono stati ammessi all’Accademia di alta formazione per le arti del Teatro e del Cinema con sede a Roma Eutheca (European Union Academy of Theatre and Cinema). William Caruso nasce nel 1993, Luciano Accordi nel 1992. Preparati da Sasà Neri, hanno trascorso l’ultimo anno portando in scena tredici titoli, dagli spettacoli per bambini alle sperimentazioni del format “esoscheletri”. William, per esempio, ha cominciato sui banchi di scuola. La scintilla è scoccata con ‘Il tartufo’ di Moliere, saggio di tre anni fa del laboratorio dell’Ainis. Da lì ha seguito la sua strada sulla Luna Obliqua, protagonista già con Esos Messina 3.9. Per questo se si chiede a William cosa l’abbia più formato dice “Mary Poppins”, musical del cartellone riservato di Luna Obliqua per l’istituto religioso Leone XIII. William ha cantato, ballato, recitato. William ce l’ha fatta, eppure il suo provino all’Eutheca è stato duro, durissimo. “Dal primo istante” ed il primo istante era il monologo (scena I, atto I) del Riccardo III. La sua interpretazione è stata smantellata dalla commissione che gli ha chiesto di fare un Riccardo III felice e soddisfatto. E lui, William, è ricorso istintivamente a quel set di strumenti artistici che è la sperimentazione di esoscheletri. Ed ha reagito interpretando Riccardo III alla maniera dell’io seduttivo. Ed ha funzionato. Così come hanno funzionato la tenacia, la capacità di questo giovane attore di tenere botta a qualsiasi circostanza e la sua intransigente voglia di sapere, di studiare, di capire. Due qualità straordinarie e rare che completano la sua capacità recitativa, anch’essa eccellente. Senza dimenticare quella linea di potenziale iracondia, che William ha ormai trasformato in pura energia e controllo. Gli esoscheletri sono una superpreparazione, ti fanno diventare un attore migliore, e una persona più consapevole, come attesta Luciano Accordi, che, invece, con la commissione ha avuto una sorta di innamoramento e di incantesimo. Momenti magici, come provò quando presentò “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello. “Insieme con immensa gioia per Luciano Accordi e William Caruso che meritano grandi successi, unita al senso di perdita ed a quella malinconia inevitabile che nasce dal fatto di doverli salutare e di non averli con noi il prossimo anno”, questa la parole di Sasà Neri.
Rosaria Palladino
