Dal Cdm ok alla depenalizzazione dei reati lievi

Via libera del Consiglio dei ministri ieri ai provvedimenti per la semplificazione della p.a. e alla depenalizzazione di reati lievi. Lo schema di decreto legislativo che incide sulle condotte di “particolare tenuità” e dà attuazione alla legge delega 67/2014 sulla messa alla prova e le misure alternative al carcere. Si prevede che possa scattare l’archiviazione per tenuità del fatto per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni o con una sanzione pecuniaria, prevista da sola o in aggiunta al carcere. Sono ricompresi alcuni reati contro il patrimonio, come furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata o minaccia per costringere a commettere un reato. E’ previsto che l’archiviazione possa scattare in qualsiasi fase del procedimento, ma la quota maggiore è attesa in fase di indagini preliminari, con un alleggerimento del carico giudiziario. Dopo l’istanza del pm, ci sono 10 giorni per fare opposizione e deciderà il gip. E’ sempre possibile la richiesta di risarcimento danni. L’ Ira della Lega per l’ok a questo secondo testo arriva con una dichiarazione di Matteo Salvini: “Pazzesco. Il governo Renzi ha depenalizzato alcuni reati lievi, per cui niente galera per chi commette furto, danneggiamento, truffa e violenza privata. Con la sinistra al potere, l’Italia diventa il paradiso dei delinquenti. Non mi rassegno, la Lega farà opposizione totale a questa follia”.

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