Dal 6 al 9 febbraio, al Teatro Augusteo di Napoli,ore 21, Enrico Brignano sarà in scena con ‘ENRIcomincio da me’, un viaggio nel tempo attraverso i suoi 30 anni di carriera

Enrico Brignano torna a teatro con ‘Enricomincio da me unplugged’, in scena dal 6 al 9 febbraio, al Teatro Augusteo di Napoli.   Il testo è stato scritto insieme a Mario Scaletta, Riccardo Cassini, Manuela D’Angelo, Massimiliano Giovanetti e Luciano Federico. Grande successo per la versione Unplugged dello spettacolo dell’attore romano.

Varcato il traguardo del mezzo secolo, a 50 anni tondi tondi, Enrico Brignano non smette di farsi domande.  Nato a Roma nel quartiere di Dragona, di origine siciliane ed abruzzesi, nonchè piemontesi, cresce all’Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti e partecipa come comico e barzellettiere  alla prima edizione del programma ‘La sai l’ultima?’, in onda su Canale 5.

Gigi Proietti, è stato l’inventore del laboratorio teatrale più prolifico e più moderno degli anni ’80, quello che pretendeva che gli studenti sapessero anche cantare  bene, con interventi sulla scena sempre impostati  fra il serio e il faceto.

Il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma fondato da Gigi Proietti era al Brancaccino, una sala del teatro Brancaccio, ed è  stata la scuola di recitazione degli ultimi 25 anni che ha sfornato più attori di successo di qualunque altra, perfino della mitica Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, che pure negli anni ’40,’50 e ‘60 aveva regalato al teatro e al cinema italiano talenti come Vittorio Gassman, Rossella Falk, Bice Valori, Paolo Panelli, Nino Manfredi o Lino Capolicchio e, successivamente, Sergio Castellitto.

Brignano era tra chi   aveva studiato bene la poliedricità di interprete di Proietti e ora  riempie le sale. La scuola di Proietti, nata nel 1979 come associazione culturale prevedeva un percorso didattico di due anni. Era applicata una didattica innovativa. Il canto era importante quanto la recitazione.  Chi non è musicale, diceva Gigi,  questo mestiere non solo non può farlo, ma non lo deve fare,  concetto che ha spesso sottolineato, nei suoi spettacoli, con la tecnica sopraffina che usa quando propone un monologo classico con i toni, la cantilena e la gestualità dell’attore tradizionale per poi spezzettarlo, infilarci delle parentesi comiche, esaltarlo e irriderlo in un crescendo che ha fatto scuola ed ha rappresentato una svolta sui palcoscenici italiani.

Proietti lavorava sulla lingua, studiava e sezionava il linguaggio, per poi dissacrare tutto.  Un esercizio sul linguaggio che ha ripreso Enrico Brignano, divenendo così  un irresistibile esempio di ‘one man show’   Brignano  si afferma poi in   tv che  gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue anche in teatro con estremo interesse.  Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista ‘Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere’. Inizia l’ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e cabaret e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di ‘Francesco’ nel film South Kensington dove recita al fianco di Rupert Everett.

Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli  prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello con i quali girerà altri film negli anni successivi. Nel 2007 conduce un quiz su Rai 2, dal titolo Pyramid, con Debora Salvalaggio. Dal 2007 al 2011 fa parte del cast dei comici di Zelig che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni.

Nel 2010 interpreta a teatro il ruolo di Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano, Adriano Celentano e Valerio Mastandrea. Nel 2012 è guest-star nella serie televisiva ‘I Cesaroni 5’ le cui riprese sono iniziate il 14 luglio 2011. Sempre nello stesso anno è ospite nel programma Panariello non esiste e conduce Le Iene, con Ilary Blasi e Luca Argentero, quest’ultimo sostituito da Alessandro Gassmann e in seguito da Pippo Baudo e Claudio Amendola.

Il 17 agosto 2013 riceve a Catanzaro il ‘Riccio d’Argento’ della 27ª edizione di Fatti di Musica, Rassegna-Premio ai Migliori Live d’Autore dell’anno diretta da Ruggero Pegna, per il nuovo spettacolo ‘Il meglio d’Italia’.

Campione indiscusso del teatro italiano, amato dal pubblico che lo premia con la sua folta presenza a ogni spettacolo, Brignano è arrivato ai 30 anni di carriera. Ecco perché decide di rimettersi in discussione.

Cosa lo ha condotto dov’è ora?

Enrico intraprende un viaggio nel tempo, attraverso un’analisi attenta di ciò che è stato, ritrovando vecchie conoscenze, strane figure, forse ombre o forse realtà; rinfrescando brani storici della sua comicità, si pone di fronte a bivii da ripercorrere prendendo una strada diversa da quella già fatta, per il gusto di scoprire dove lo avrebbe condotto.

Tra i suoi pezzi forti e nuove situazioni comiche, coadiuvato da strani personaggi dai mille volti, musiche accattivanti e originali scritte da Andrea Perrozzi e Federico Capranica, scene che attraversano il tempo insieme alla storia che viene raccontata, Enrico ricomincia dal principio, ricomincia dal palcoscenico,  praticamente ‘ENRIcomincia’, per darsi la chance di guardarsi dentro, di ritrovarsi e rinnovarsi; per guardare al futuro che gli si prospetta davanti e poter dire a se stesso: ‘Stavolta ENRIcomincio da me’.

Rosaria Palladino

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