Dal 14 al 26 novembre al Teatro India di Roma in scena ‘Perlasca Il coraggio di dire no’, scritto e interpretato da Alessandro Albertin con la regia di Michela Ottolini

Alessandro Albertin riveste il ruolo eroicamente umano di Giorgio Perlasca in uno spettacolo commovente, intenso, sincero nel suo essere racconto di una pagina storica purtroppo ancora poco conosciuta. Perlasca. ‘Il coraggio di dire no’, in scena dal 14 al 26 novembre al Teatro India di Roma, una produzione Teatro De Gli Incamminati e Teatro di Roma.

Una pièce dedicata a un eroe del Novecento, un uomo semplice che ha vissuto senza clamori pur avendo compiuto un atto straordinario durante le persecuzioni naziste, salvare dalla deportazione e dalla morte più di 5.200 persone. Vive nell’ombra fino al 1988, quando una coppia di ebrei ungheresi lo cercò per ringraziarlo. Alla domanda postagli dai giornalisti su quali fossero state le motivazioni delle sue azioni, rispose: ‘Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?’.

Siamo a Budapest, 1943. Giorgio Perlasca, un commerciante di carni italiano, è ricercato dalle SS. La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore e la deve pagare. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando Sanz Briz, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume indebitamente il ruolo di ambasciatore di Spagna. In soli 45 giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte ad almeno 5.200 persone. A guerra conclusa torna in Italia e conduce una vita normalissima, non sentendo mai la necessità di raccontare la sua storia, se non a pochi intimi. Fino al 1988, quando viene rintracciato dalla coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita.

Un gesto eroico descritto come un atto della vita quotidiana, dotato di semplicità e spontaneità: questo è ciò che rende Perlasca unico ed eccezionale. Uno spettacolo che non ha solo la funzione di commemorare un vero e proprio eroe dell’epoca moderna, ma anche incarnare il senso più profondo del teatro che è quello di aiutare la comunità a riflettere attraverso la poesia, sul nesso profondo che lega l’apparente banalità della vita di tutti i giorni con i grandi temi che conducono il corso della Storia.

Lo spettacolo si inserisce nel percorso di stagione ‘Il Dovere della Memoria’ perché al centro della scena ci sia il ricordo e il confronto con la nostra eredità storica, affinché anche le nuove generazioni ne diventino testimoni. Su questa linea produciamo all’India: il già citato Perlasca. Il coraggio di dire no di Alessandro Albertin; il monologo su Primo Levi con Jacob Olesen (12 gennaio); ritorniamo agli anni di piombo con Viva l’Italia – Le morti di Fausto e Iaio, di Roberto Scarpetti (15 maggio).Tra le proposte: Shoa, frammenti di una ballata di e con Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa, storie di adolescenti al tempo della Shoah (31 gennaio); La Primavera di Praga di Jitka Frantova, moglie del politico ceco Jiri Pelikan, in prima linea contro l’invasione dei carri armati russi nel 1968 (23 maggio); Tante facce nella memoria sull’eccidio delle Fosse Ardeatine, regia di Francesca Comencini (23 gennaio). Ad Aldo Moro è dedicata una maratona di proposte, a 40 anni dalla sua tragica morte: Corpo di Stato di e con Marco Baliani, Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia di e con Ulderico Pesce, Aldo Morto di e con Daniele Timpano, la proiezione del film Buongiorno notte di Marco Bellocchio, Il caso Moro di Giorgio Ferrara, Piazza delle Cinque Lune di Renzo Martinelli, l’opera musicale Non guardate al domani di Filippo Del Corno (7 maggio, Argentina).

 

Dal 14 al 26 novembre al Teatro India

il racconto commovente e travolgente su Giorgio Perlasca,

scritto e interpretato da Alessandro Albertin, dedicato a un eroe del Novecento,

un ‘giusto tra le nazioni’ che, senza clamori, ha salvato dalla deportazione più di 5000 persone

Perlasca

Il coraggio di dire no
scritto e interpretato da Alessandro Albertin

regia Michela Ottolini

luci Emanuele Lepore
PRODUZIONE Teatro de Gli Incamminati e TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE,

in collaborazione con Overlord Teatro
con il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca

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