Dal 13 al 15 aprile, al Teatro Trianon di Napoli, andrà in scena ‘Totò che tragedia’, ideato e interpretato dai Virtuosi di San Martino

Al Teatro Trianon Viviani di Forcella, a Napoli dal 13 al 15 aprile andrà in scena ‘Totò che tragedia!’, ideato e interpretato dai Virtuosi di San Martino, in collaborazione con Teatri Uniti. Uno spettacolo che, nello stile originale di questo ensemble, si propone di rivisitare materiali di repertorio tra avanspettacolo e opera. I Virtuosi di San Martino (Premio Ciampi 2014) sono un quintetto che lavora sulla rivisitazione di materiale di repertorio, attingendo alla tradizione della canzone popolare degli anni trenta in una formula che occhieggia alla musica colta e al teatro, tra avanspettacolo e opera. In questa occasione affrontano il repertorio di Totò, scoprendo del grande attore napoletano anche il mondo più privato e una storia sentimentale poco nota: il tormentato amore con la ballerina Liliana Castagnola, il cui tragico epilogo fa da contraltare alla potenza spettacolare di uno dei più grandi comici del Novecento.

Il punto di partenza è la militanza artistica di Totò nell’avanspettacolo e nella rivista; le sue frequentazioni con il leggendario impresario Peppino Jovinelli, con Ettore Petrolini e poi con Anna Magnani Aldo Fabrizi e Alberto Sordi e naturalmente Eduardo e Peppino De Filippo, nella costruzione della sua personale macchina comica: il burattino, il cantante, l’attore, l’autore, facoltà virtuosistiche rivolte all’arte della risata. Ma dietro questa c’è l’uomo e la sua storia con Liliana, la sua ‘militanza sentimentale’.

I Virtuosi di San Martino nascono a Napoli nel 1994, quando debuttano al Teatro Cilea di Napoli con ‘Cosima e altre storie’, spettacolo dedicato alla celebre coppia di autori Pisano e Ciuffi, con la regia di Francesco Silvestri.

Un quintetto (flauto traverso, violino, violoncello, chitarra e voce) che si propone innanzitutto la rivisitazione di materiale di repertorio attingendo alla tradizione della canzone popolare degli anni trenta, in una formula che occhieggia alla musica ‘colta’ e al teatro.

E’ solo l’inizio di una più che decennale attività.

Salutati immediatamente ed in modo più che lusinghiero dalla critica e dal pubblico, i Virtuosi intraprendono un percorso di ricerca proprio su quei materiali, percorso che sfocia nella proposizione di una trilogia che dal primo spettacolo, attraverso ‘Ciccio Concerto’ E ‘Nel nome di Ciccio’,  spettacolo che li segnala nei teatri di tutta Italia, dal quale auto-producono un cd live.

I Virtuosi di San Martino si propongono di far sprofondare nella loro formula a cavallo tra teatro e musica, divisa tra avanspettacolo e opera, formula che occhieggia e talvolta sbeffeggia la musica ‘colta’ nella sua riduzione a luogo comune. Si propongono inoltre di introdurre nel teatro quanto manca ai concerti e nei concerti quanto manca della ritualità del teatro.

I Virtuosi di San Martino sono: Roberto Del Gaudio (voce, drammaturgia), Federico Odling (violoncello, rielaborazioni musicali), Vittorio Ricciardi (flauto), Carmine Ianniciello (violino), Carmine Terracciano (chitarra).  Il quintetto dei Virtuosi di San Martino, esplora e rivisita una figura a tutto tondo in uno spettacolo musicale come al solito scoppiettante ed energico, che occhieggia alla musica colta e al teatro, tra avanspettacolo e opera.

Totò, che tragedia! è il racconto di un doppio binario di dolore e di gioia di parole e musica, sul quale si fonda il mito del Principe De Curtis.

Rosaria Palladino

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