epa08923424 Supporters of US President Donald J. Trump in the Capitol Rotunda after breaching Capitol security in Washington, DC, USA, 06 January 2021. Protesters entered the US Capitol where the Electoral College vote certification for President-elect Joe Biden took place. EPA/JIM LO SCALZO

Dai Proud Boys ai Boogaloo, chi sono gli insorti

E’ un universo variegato quello che si è riversato a Washington per contestare la vittoria di Joe Biden alle presidenziali americane e che ha preso d’assalto Capitol Hill, la sede del Congresso degli Stati Uniti in quella che con il passare delle ore assomiglia sempre più ad un’insurrezione.

Gli ultras di Donald Trump, i militanti più duri e puri del suo elettorato. Ma anche gruppi organizzati del mondo di estrema destra e del suprematismo bianco, come i Proud Boys o il movimento dei Boogaloo, in alcuni casi vere e proprie milizie strutturate in maniera paramilitare.
E ancora, complottisti come i seguaci che si ispirano a QAnon.
A tutte queste compagini estremiste, rimaste per decenni ai margini della vita sociale e politica americana, Trump nei suoi quattro anni alla Casa Bianca ha dato voce. E ora, in una delle pagine più drammatiche della democrazia statunitense, il giocattolo che tanto consenso elettorale ha portato al tycoon è esploso, finito fuori controllo.
I Proud Boys sono quelli che ad ogni occasione il presidente uscente chiama “patrioti”, ma che i rapporti dell’intelligence Usa definiscono da tempo come “un pericoloso gruppo della supremazia bianca”, un’organizzazione di stampo neofascista attiva non solo negli Stati Uniti ma anche in Canada. Il loro leader, Enrique Tarrio, è stato arrestato proprio nelle scorse ore a Washington e poi rilasciato. Il gruppo, molto attivo sui social, è stato bandito di recente da Facebook, Instagram, Twitter e YouTube con l’accusa di incitamento all’odio e alla violenza.
Altro movimento di estrema destra vicino ai gruppi neonazisti è quello dei Boogaloo. Organizzato spesso in forma di milizia armata, i suoi leader farneticano di una seconda guerra civile americana. Alcuni gruppi legati ai Boogaloo sostengono anche che la nascita e lo sviluppo di movimenti come Black Lives Matter porterà ad una vera e propria guerra per la razza

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