Dagli asili nido all’assegno unico: i contributi per le famiglie in pagamento da marzo

L’INPS da questo mese accetterà le domande per il bonus asili nido e per il contributo riconosciuto alle famiglie per i figli a carico (solo le nuove domande)

Scattano importanti scadenze per le famiglie italiane che da questo mese potranno rinnovare o richiedere ex novo dei contributo per i propri figli. Per tutte le famiglie con figli, anche maggiorenni, fino a 21 anni d’età, sarà possibile chiedere o rinnovare l’Assegno Unico Universale (In caso di rinnovo con semplice aggiornamento dell’Isee). Per le famiglie con figli piccoli, non ancora in età scolare, sarà possibile richiedere un contributo per la frequenza dell’Asilo Nido, pubblico o privato (Il governo Meloni ha in ,programma anche l’offerta dell’asilo nido per tutti in via gratuita).  Ma vediamo in dettaglio le misure e le loro scadenze. .

Bonus asili nido: per chi

Il Bonus asili nido si inserisce nell’ambito delle misure a sostegno del reddito delle famiglie ed offre un contributo, graduato in base all’Isee, per il pagamento della retta degli asili nido pubblici e privati ed altre forme di assistenza domiciliare per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche.

La misura spetta alle famiglie – italiane, europee o extracomuniìtarie con regolare permesso di soggiorno – con figlio in età non scolare, che non abbiano già beneficiato della detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido, beneficio non cumulabile con il presente.

L’importo rimborsabile varia appunto in base all’Isee su tre scaglioni: 3.000 euro l’anno (270 euro al mese) per Isee sotto i 25mila euro,?2.500 euro l’anno (227 euro al mese) per Isee tra i 25.001 e i 40mila euro, 1.500 euro all’anno (136 euro al mese) per Isee superi i 40 mila euro o nel caso non venga presentato l’Isee aggiornato.

La domanda, poteva essere presentata direttamente sul sito dell’INPS o attraverso un patronato a partire da ieri, 27 febbraio 2023, fino ad esaurimento fondi che ammontano a 550 milioni di euro per il 2023.

Assegno Unico: chi deve presentare l’Isee e chi no

L’altra misura clou per le famiglie è l’assegno unico, un contributo per ogni figlio, graduato in base all’Isee e maggiorato per la famiglie numerose o con figli invalidi. Viene erogato a 5,4 milioni di famiglie.

Scadeva ieri 28 febbraio il termine per la presentazione dell’Isee aggiornato, attraverso la presentazione della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), necessario per il calcolo del contributo. Per le famiglie già titolari di assegno unico bastava richiedere l’Isee aggiornato, senza necessità di presentare una nuova domanda. In assenza di Isee, i beneficiari andranno a percepire l’importo minimo. Al 20 febbraio 2023 l’INPS aveva già ricevuto circa 6 milioni di Dsu, a fronte di 11,8 milioni circa inviati nel corso del 2022.

Marzo è anche il mese di presentazione delle nuove domande e, fino a giugno, sarà anche possibile recuperare gli arretrati a partire da questo mese.

Il contributo va da un minimo di 54,1 euro, rivalutato da quest’anno con l’inflazione, ad un massimo rivalutato di 189,2 euro al mese a seconda del numero dei figli.

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