Cuba, corruzione: condannati 12 dirigenti di Stato

Dodici dirigenti di un’azienda statale cubana, sono stati accusati di corruzione e puniti con condanne che vanno dai quattro ai 12 anni di reclusione. A darne notizia è il quotidiano ufficiale Granma, che precisa anche che tra i dirigenti ci sono tre ex ministri. I dodici condannati, che facevano parte della società Cubanickel, si sono resi responsabili di “corruzione nel quadro della trattative, aggiudicazione e realizzazione del progetto di estensione della fabbrica di Pedro Soto Alba, situata a Moa (est), per l’estrazione, il trattamento e la commercializzazione del nickel e del cobalto”, scrive il giornale. La sentenza di condanna si inserisce nel quadro di un’offensiva contro la corruzione lanciata dal presidente Raul Castro dopo il suo arrivo al vertice del Paese nel 2006, al posto del fratello Fidel. Il nickel è il principale prodotto di esportazione cubano. Verificata la gravità dei fatti e le loro conseguenze negative per una delle attività strategiche per l’economia del Paese, il tribunale provinciale della regione di Holguin ha inflitto la pena più severa all’ex vice ministo Alfredo Zayas (2004-2007), direttore esecutivo dell’azienda. L’ex-vice ministro Ricardo Gonzalez (2001-2004 e 2007-2010), direttore del consiglio dei direttori della società e presidente del comitato di direzione del progetto, è stato condannato a 10 anni di prigione e l’ex vice ministro Antonio de los Reyes (1980-1999), componente del comitato di direzione del progetto a 8 anni.

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