La posizione del governo Meloni sui rialzi dei tassi della Bce è ormai chiara: l’Italia non auspica nuovi interventi della Banca centrale poiché li ritiene dannosi per l’economia. Con l’ennesima dichiarazione sul tema il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha cercato di dare tutte le motivazioni possibili per smontare la polemica nata negli ultimi tempi, anche se con toni piuttosto accesi: “Non sta a me giudicare ma non serve un premio Nobel, basta il buonsenso di una massaia per capire che alcune decisioni provocano effetti negativi perché amplificano la crisi”.

Crosetto questa volta non ci ha girato intorno, è andato subito dritto al punto per tentare di spiegare perché il centrodestra compatto si oppone ai rialzi dei tassi della Bce. L’obiettivo del governo Meloni è quello di far riflettere la Lagarde sulla politica restrittiva adottata ormai da luglio 2022 prima di prendere nuove decisioni affrettate. In un’intervista a Repubblica il ministro ha dichiarato che “non serve un premio Nobel, basta il buonsenso di una massaia per capire che alcune decisioni provocano effetti negativi perché amplificano la crisi”.

Sappiamo bene che la Bce sta alzando i tassi per fermare l’inflazione ma sappiamo anche che un rialzo del costo del denaro frena l’economia perché riduce la liquidità sui mercati e di conseguenza gli investimenti per la crescita. Considerando che la guerra in Ucraina e il caro energia stanno facendo arrancare le imprese e le famiglie e che le prospettive economiche per i prossimi anni non sono affatto buone, perché continuare ad alzare i tassi, si chiede Crosetto? E non è il solo: il premier Giorgia Meloni ha più volte dichiarato che i rialzi dei tassi non fanno bene all’economia italiana e lo stesso hanno fatto Salvini e Tajani.

Proprio per questo gli economisti considerano l’Italia l’anello più debole in Europa. In particolare, temono una possibile crisi del debito se la Bce continuerà ad alzare i tassi e se l’economia frenerà ancora.

La situazione attuale non è come “quando Draghi lanciò il whatever it takes, la situazione economica e sociale era enormemente migliore di quella a cui stiamo andando incontro – ha spiegato Crosetto -. A maggior ragione oggi non c’era alcuna ragione per una stretta”. L’analisi fatta da Crosetto include anche la decisione della Bce di ridurre gli acquisti di titoli di Stato europei in un “momento già economicamente molto complesso, per certi versi drammatico, come quello che sta attraversando il mondo e l’Ue in particolare. Fatico a comprendere le ragioni che hanno spinto la Bce a cambiare politica sugli acquisti dei titoli di Stato europei”, ha ammesso Crosetto ribadendo che “le condizioni economiche del Paese rischiano di peggiorare se verranno a mancare le ‘tutele esterne’ che hanno aiutato negli ultimi anni.

Botta e risposta su Twitter tra Carlo Calenda e Guido Crosetto. Per il ministro della Difesa, intervistato da Repubblica, “le condizioni economiche del Paese rischiano di peggiorare se verranno a mancare le ‘tutele esterne’ che hanno aiutato negli ultimi anni. Per questo fatico a comprendere le ragioni che hanno spinto la Bce a cambiare politica sugli acquisti dei titoli di Stato europei, in un momento già economicamente molto complesso, per certi versi drammatico, come quello che sta attraversando il mondo e l’Ue in particolare”. Parole contestate dal leader di Azione, che su Twitter attacca il ministro: “Questa intervista di Guido Crosetto è demenziale e pericolosa. Demenziale da un punto di vista tecnico – la Bce deve contrastare l’inflazione che mangia i salari e le pensioni – pericolosa perché riesuma tutto l’arsenale di fesserie sovraniste antieuropee. Sembra Borghi”.

La reazione di Crosetto è immediata. “Forse hai sacrificato l’obiettività alla demagogia. Oppure ti sei fermato ai titoli. Intanto non ho parlato degli strumenti usati per combattere l’inflazione ma di un’altra decisione, quella degli interventi sui titoli. Poi, se vuoi essere serio, argomenta: i temi si discutono”. Calenda replica ancora: “L’intervento su titoli, peraltro largamente previsto, ha lo stesso effetto. Come sai la protezione su spread è garantita da uno schema sostitutivo. La critica populista all’indipendenza dei tecnocrati è una roba pericolosa per il paese se fatta da un ministro”.