Crocetta: “Mio governo avrà maggioranza bulgara”.”A Bersani consiglio alleanza con Udc”

Dopo la vittoria di Crocetta, in Sicilia sorge il problema alleanze.  “Il mio governo avrà una maggioranza bulgara, contrariamente a quello che si pensa”. E’ quanto dichiara il neo presidente della Regione siciliana.  “Alla fine prevarrà il buon senso di un’Ars che deve capire che qui siamo al minimo storico, di fronte a una crisi senza precedenti”, osserva ancora.

“I criteri per la formazione della mia squadra di governo saranno competenza, onestà e rigore – aggiunge-, non ci saranno altri parametri. Non farò il governo contro i partiti, ma questo non vuole dire che quello che proviene da questi sarà vincolante per me in modo assoluto, come se ne fossi ostaggio. Eserciterò i miei poteri e la mia libertà”.

“Anche se sarà dura con i partiti – afferma -, io voglio che il cinquanta per cento della Giunta sia composta da donne”.

Poi consiglia a Bersani ed al centrosinistra “di fare alleanze con L’Udc, come abbiamo fatto in Sicilia”.  “Direi anche agli amici di Sel e Idv, ha sottolineato Crocetta, di abbandonare le battaglie identitarie che li portano alla distruzione”. Poi, parlando delle primarie del centrosinistra, afferma: “Voto per Bersani perché mi pare una brava persona che ha la testa a posto”.

Per Crocetta in Sicilia serve rigore “ma senza macelleria sociale”. “Ci vuole un patto sociale per il risanamento”, osserva. “Voglio incontrare al più presto Monti perché in Sicilia alcune città versano in una situazione drammatica”, afferma. “Messina è quasi sull’orlo del default”, sottolinea.

Poi anticipa di voler revocare “tutti gli incarichi di consulenza che sono stati dati dal precedente Governo regionale”.

E parlando poi della sua vita privata, scherza: “Non mi voglio sposare come Vendola, anche perché non mi si carica nessuno”.

Ed in merito alle alleanze del Movimento 5 Stelle, Cancellier, candidato del Movimento 5 stelle, ha spiegato: “Faremo un’alleanza di volta in volta sulle proposte che saranno fatte, se saranno buone, non avremo nessun problema per mandarle avanti”.  “Siamo pronti a sostenere tutte le proposte di buon senso per i cittadini, non ci saranno problemi per votarle”, ribadisce. “Noi siamo convinti – continua – che si può portare avanti un governo del genere. Devono avere loro la grande capacità di sedurci con le proposte, altrimenti non li votiamo”.

“Mi sembra ovvio – aggiunge – che il risultato siciliano del Movimento cinque stelle influenzerà le politiche. Tutto quello che in Sicilia vale uno a Roma vale due, quindi se qui abbiamo superato il quindici per cento a Roma raggiungeremo il trenta per cento”.

“Il primo disegno di legge che proporremo all’Ars – annuncia – sarà la riduzione degli stipendi dei parlamentari a 2.500 euro”. Dichiara poi di voler “rinunciare a tutti i benefit previsti per i deputati e restituiremo la parte eccedente ai 2.500 euro dello stipendio. Ci siamo informati questa mattina con la Ragioneria della Regione siciliana ed è possibile”, riferisce.

“Saremo cittadini e basta – prosegue -, non ci sfregeremo del titolo di onorevole, così come rinunceremo a tutti i rimborsi elettorali”.

Infine promette: “Porteremo fuori dal Palazzo le sedute ma anche le Commissioni usando una webcam”.

Nello Musumeci invece, ha così commentato lo scivolone del Pdl: “Si cade e ci si rialza. Abbiamo perso e vinto le nostre battaglie. Lasciatemelo dire: credo che non abbia perso io, ha perso il popolo siciliano”. “Avrei potuto con loro cambiarla questa Sicilia – continua -. Non l’hanno voluto o votando altrove o restando a casa. Benissimo, io non mi sento uno sconfitto”.

“ I siciliani hanno scelto la continuità e noi non possiamo che prenderne atto con amarezza. Ancora una volta ha vinto il blocco di potere che ha governato la Sicilia negli ultimi anni. Ha vinto Lumia, ha vinto Cracolici, ha vinto Lombardo”, ha detto Musumeci.

“Prendiamo atto di questa volontà e, per quanto mi riguarda – ha aggiunto – non posso che riconsacrare l’impegno con i siciliani a fare una opposizione senza aggettivi, intransigente, nell’interesse esclusivo della gente di Sicilia, soprattutto di coloro che non si sentono garantiti”.

 

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