Crisi libica, incontro tra Conte e al-Sarraj a Roma

Libia, l’Italia torna al centro del mondo per la visita di al-Sarraj che, dopo l’incidente diplomatico con Palazzo Chigi, ha deciso di recarsi a Roma per incontrare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier italiano torna al centro quindi dell’operazione diplomatica e la prossima settimana incontrerà anche Erdogan e Abdel Fattah al-Sisi.

 Sarraj ha deciso di recuperare l’incontro saltato per la presenza a Roma di Haftar, ricevuto da Conte prima del legittimo capo di governo. La precedenza data al Generale ha creato un clima di tensione che aveva fatto saltare il vertice Conte-al-Sarraj. In seguito a una nuova operazione diplomatica, l’Italia è riuscita a riprendersi il suo posto nello scenario libico. Nei giorni scorsi Putin ed Erdogan avevano invitato le forze in campo al cessate il fuoco. Richiesta accolta da Sarraj ma non dal Generale Haftar, che ha proseguito le sue iniziative militari rifiutando la richiesta di Russia e Turchia di cessare le ostilità alla mezzanotte di domenica.

Dopo avere ricevuto nei giorni scorsi il generale Khalifa Haftar, alla fine il premier Giuseppe Conte vedrà oggi a Palazzo Chigi anche il premier del governo di Tripoli Fayez al-Sarraj. Un incontro, previsto nel pomeriggio.

E’ stato lo stesso Sarraj a rompere gli indugi e decidere di prendere un volo per Roma. L’Italia insomma continua a tessere la sua tela per ritagliarsi un ruolo di facilitatore della pace nel Paese nordafricano. Dopo il colloquio con Sarraj, Conte ha in preparazione una visita in Turchia da Erdogan, lunedì mattina. Nel pomeriggio dello stesso giorno è previsto poi uno spostamento al Cairo per vedere il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Una fitta agenda di colloqui alla ricerca del bandolo nella matassa libica.

Sul terreno, fallito almeno per ora il cessate il fuoco in Libia proposto mercoledì dalla Russia e dalla Turchia e mentre si moltiplicano gli appelli internazionali a far tacere le armi, le forze di Khalifa Haftar tentano lo sfondamento verso ovest. Dopo Sirte, si combatte per prendere la città di Misurata, roccaforte fedele a Sarraj. E ci sarebbero i primi morti tra i soldati turchi dispiegati nel Paese dal presidente di Ankara Recep Tayyip Erdogan a sostegno del governo di Sarraj.

Sul fronte della diplomazia, per fare il punto sulle crisi mediorientali è risuonato nuovamente un appello ad applicare un efficace embargo sulle armi verso la Libia. Così come è stata sottolineata l’esigenza di accelerare sulla conferenza di Berlino per far sedere al tavolo gli attori in gioco sullo scenario nordafricano. Un’esplicita richiesta in tal senso è arrivata anche dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. La cancelliera tedesca Angela Merkel volerà ad Ankara il prossimo 24 gennaio per tentare di convincere Erdogan a non disertare il vertice.

 L’agenda del premier Conte: incontri fissati con Erdogan e al-Sisi. Italia in cabina di regia Giuseppe Conte riveste un ruolo di mediatore. Nella giornata di lunedì il premier italiano sarà in Turchia per un incontro con Erdogan, poi si sposterà in Egitto per un bilaterale con Abdel Fattah al-Sisi. L’Unione europea confida nell’operazione di mediazione condotta dal Presidente del Consiglio italiano che sin dall’inizio della sua avventura politica, a capo del governo gialloverde, ha messo la questione libica al centro del suo impegno diplomatico.

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