Europa, Nuova Unione di Bilancio: a marzo l’accordo

 

Sarà firmato a marzo l’accordo in merito alla nuova Unione di bilancio. Gli Stati membri, quasi certamente saranno 26, con la sola esclusione di Gran Bretagna. Il trattato nascerà con un “accordo internazionale”, come quello sull’area Schengen. A dichiararlo, il presidente Ue Herman van Rompuy.

“Il successo dei servizi finanziari basati in Gran Bretagna è strutturale al successo dell’Europa”. Lo ha dichiarato in una nota, Stuart Fraser, Policy Chairman della City of London Corporation, l’ente che governa la City di Londra.

 

La Cina potrebbe finanziare l’ Europa: Un aiuto all’ Europa in crisi, potrebbe arrivare dalla Cina. La banca centrale cinese, infatti,  sta pensando di creare un nuovo veicolo finanziario da 300 miliardi di dollari, per l’utilizzo delle sue enormi riserve valutarie. In pratica l’idea di Pechino, secondo quanto riferiscono fonti bene informate, riguarda l’istituzione di due distinti fondi, uno per gli investimenti in Europa e l’altro per gli investimenti negli Usa

 L’ Unione Europea si spacca: L’ Europa Unita ormai, sembra essere un ricordo lontano. Quello che resta infatti,  è solo un’ ‘Unione di bilancio’, fatta di rigore e stretta, per recuperare la credibilità dell’euro e garantire la tenuta della moneta unica. Ma lo fa solo a ’23’ e sotto forma di accordo intergovernativo. Una sorta di cooperazione rafforzata cioé che riesce a mettere insieme i 17 paesi di eurolandia, più altri sei, ma non la Gran Bretagna che (con l’Ungheria) si sfila e sancisce di fatto la temuta frattura. Un intesa al ribasso – che tra poche ore sarà subito all’esame dei mercati – per colpa di Londra, rimarca il presidente francese Nicolas Sarkozy lasciano la sede del vertice europeo all’alba, dopo una maratona negoziale durata tutta la notte. Ma su cui si punta per recuperare “credibilità”, spiegano i vertici Ue; mentre Angela Merkel parla di un “buon risultato per l’euro”. Il presidente del consiglio europeo, Herman van Rompuy, non nasconde che sarebbe stato meglio fosse nata all’insegna della “unanimita”. Ma il patto rappresenta comunque un “passo importante” per i Paesi che l’hanno sottoscritto e che si “impegnano” a onorare – rassicura – nonostante non vi siano per ora vincoli “giudici”: chi lo “ha adottato ha preso l’impegno ad una modifica dei trattati”. In particolare i 23 recepiranno la stratta di bilancio nelle rispettive costituzioni, faranno partire – anticipandolo – il fondo permanente salva-stati (Esm) a luglio 2012 con il coinvolgimento della Bce nella gestione operativa (ma non diventerà una banca), rifinanzieranno per 200 miliardi di euro l’Fmi, adotteranno sanzioni automatiche e lasceranno fuori i privati dalle ristrutturazioni del debito. Un’ipotesi, quella del patto a ’17+’ fattibile realisticamente entro marzo, ventilata già in mattina da fonti Ue e confermata dalla cancelliera Angela Merkel che, arrivando a Bruxelles, era apparsa determinata sulla sua posizione: non so – aveva detto -se sarà possibile raggiungere un accordo a 27. Nel caso contrario – aveva aggiunto – si sarebbe passati ad un assetto a 17 aperto, ai paesi che volevano parteciparvi. Un patto che – spiega Van Rompuy – vedrà presenti e protagoniste le istituzioni europee, impegnate “in questo esercizio”. Un esercizio del tutto nuovo e da verificare. Per il quale l’Italia – non è un mistero – avrebbe preferito unapproccio “comunitario” a 27 che evitasse spaccature erilanciasse la strada del rafforzamento del mercato interno,anche in chiave crescita. Il professore incassa comunque una nuova promozione dai leaderper i ‘compiti a casa’: “abbiamo accolto con favore le misuredell’Italia che rappresentano un grande sforzo”, ha detCrisi: l’Europa si spacca, sfuma accordo a 27 L’Europa si spacca. Riesce a mettere in piedi una ‘Unione di bilancio’, fatta di rigore e stretta, per recuperare la credibilità dell’euro e garantire la tenuta della moneta unica. Ma lo fa solo a ’23’ e sotto forma di accordo intergovernativo. Una sorta di cooperazione rafforzata cioé che riesce a mettere insieme i 17 paesi di eurolandia, più altri sei, ma non la Gran Bretagna che (con l’Ungheria) si sfila e sancisce di fatto la temuta frattura. Un intesa al ribasso – che tra poche ore sarà subito all’esame dei mercati – per colpa di Londra, rimarca il presidente francese Nicolas Sarkozy lasciano la sede del vertice europeo all’alba, dopo una maratona negoziale durata tutta la notte. Ma su cui si punta per recuperare “credibilità”, spiegano i vertici Ue; mentre Angela Merkel parla di un “buon risultato per l’euro”. Il presidente del consiglio europeo, Herman van Rompuy, non nasconde che sarebbe stato meglio fosse nata all’insegna della “unanimita”. Ma il patto rappresenta comunque un “passo importante” per i Paesi che l’hanno sottoscritto e che si “impegnano” a onorare – rassicura – nonostante non vi siano per ora vincoli “giudici”: chi lo “ha adottato ha preso l’impegno ad una modifica dei trattati”. In particolare i 23 recepiranno la stratta di bilancio nelle rispettive costituzioni, faranno partire – anticipandolo – il fondo permanente salva-stati (Esm) a luglio 2012 con il coinvolgimento della Bce nella gestione operativa (ma non diventerà una banca), rifinanzieranno per 200 miliardi di euro l’Fmi, adotteranno sanzioni automatiche e lasceranno fuori i privati dalle ristrutturazioni del debito. Un’ipotesi, quella del patto a ’17+’ fattibile realisticamente entro marzo, ventilata già in mattina da fonti Ue e confermata dalla cancelliera Angela Merkel che, arrivando a Bruxelles, era apparsa determinata sulla sua posizione: non so – aveva detto -se sarà possibile raggiungere un accordo a 27. Nel caso contrario – aveva aggiunto – si sarebbe passati ad un assetto a 17 aperto, ai paesi che volevano parteciparvi. Un patto che – spiega Van Rompuy – vedrà presenti e protagoniste le istituzioni europee, impegnate “in questo esercizio”. Un esercizio del tutto nuovo e da verificare. Per il quale l’Italia – non è un mistero – avrebbe preferito unapproccio “comunitario” a 27 che evitasse spaccature erilCrisi: l’Europa si spacca, sfuma accordo a 27 L’Europa si spacca. Riesce a mettere in piedi una ‘Unione di bilancio’, fatta di rigore e stretta, per recuperare la credibilità dell’euro e garantire la tenuta della moneta unica. Ma lo fa solo a ’23’ e sotto forma di accordo intergovernativo. Una sorta di cooperazione rafforzata cioé che riesce a mettere insieme i 17 paesi di eurolandia, più altri sei, ma non la Gran Bretagna che (con l’Ungheria) si sfila e sancisce di fatto la temuta frattura. Un intesa al ribasso – che tra poche ore sarà subito all’esame dei mercati – per colpa di Londra, rimarca il presidente francese Nicolas Sarkozy lasciano la sede del vertice europeo all’alba, dopo una maratona negoziale durata tutta la notte. Ma su cui si punta per recuperare “credibilità”, spiegano i vertici Ue; mentre Angela Merkel parla di un “buon risultato per l’euro”. Il presidente del consiglio europeo, Herman van Rompuy, non nasconde che sarebbe stato meglio fosse nata all’insegna della “unanimita”. Ma il patto rappresenta comunque un “passo importante” per i Paesi che l’hanno sottoscritto e che si “impegnano” a onorare – rassicura – nonostante non vi siano per ora vincoli “giudici”: chi lo “ha adottato ha preso l’impegno ad una modifica dei trattati”. In particolare i 23 recepiranno la stratta di bilancio nelle rispettive costituzioni, faranno partire – anticipandolo – il fondo permanente salva-stati (Esm) a luglio 2012 con il coinvolgimento della Bce nella gestione operativa (ma non diventerà una banca), rifinanzieranno per 200 miliardi di euro l’Fmi, adotteranno sanzioni automatiche e lasceranno fuori i privati dalle ristrutturazioni del debito. Un’ipotesi, quella del patto a ’17+’ fattibile realisticamente entro marzo, ventilata già in mattina da fonti Ue e confermata dalla cancelliera Angela Merkel che, arrivando a Bruxelles, era apparsa determinata sulla sua posizione: non so – aveva detto -se sarà possibile raggiungere un accordo a 27. Nel caso contrario – aveva aggiunto – si sarebbe passati ad un assetto a 17 aperto, ai paesi che volevano parteciparvi. Un patto che – spiega Van Rompuy – vedrà presenti e protagoniste le istituzioni europee, impegnate “in questo esercizio”. Un esercizio del tutto nuovo e da verificare. Per il quale l’Italia – non è un mistero – avrebbe preferito unapproccio “comunitario” a 27 che evitasse spaccature erilanciasse la strada del rafforzamento del mercato interno,anche in chiave crescita. Il professore incassa comunque una nuova promozione dai leaderper i ‘compiti a casa’: “abbiamo accolto con favore le misuredell’Italia che rappresentano un grande sforzo”, ha detto ilpresidente del Consiglio Ue commentando la manovra con cui Romasi è presentata a Bruxelles. Manovra da oltre 20 miliardi dicorrezione che prevede anche una riforma delle pensioni, cosìcome chiesto e preteso da Bruxelles. Ora, alla finestra ci sono i mercati che ieri non hannonascosto il nervosismo con le borse tornate in profondo rosso egli spread di nuovo in volata. Pronti a giudicare se l’Europa hacentrato il suo obiettivo: ridare credibilità alla moneta unicain un vertice che – aveva sottolineato Srakozy – eraprobabilmente “l’ultima chance” mentre dall’America Obama sidiceva preoccupato chiedendo al vecchio continente di mettere incampo la sua “volontà politica”. anciasse la strada del rafforzamento del mercato interno,anche in chiave crescita. Il professore incassa comunque una nuova promozione dai leaderper i ‘compiti a casa’: “abbiamo accolto con favore le misuredell’Italia che rappresentano un grande sforzo”, ha detto ilpresidente del Consiglio Ue commentando la manovra con cui Romasi è presentata a Bruxelles. Manovra da oltre 20 miliardi dicorrezione che prevede anche una riforma delle pensioni, cosìcome chiesto e preteso da Bruxelles. Ora, alla finestra ci sono i mercati che ieri non hannonascosto il nervosismo con le borse tornate in profondo rosso egli spread di nuovo in volata. Pronti a giudicare se l’Europa hacentrato il suo obiettivo: ridare credibilità alla moneta unicain un vertice che – aveva sottolineato Srakozy – eraprobabilmente “l’ultima chance” mentre dall’America Obama sidiceva preoccupato chiedendo al vecchio continente di mettere incampo la sua “volontà politica”. to ilpresidente del Consiglio Ue commentando la manovra con cui Romasi è presentata a Bruxelles. Manovra da oltre 20 miliardi dicorrezione che prevede anche una riforma delle pensioni, cosìcome chiesto e preteso da Bruxelles. Ora, alla finestra ci sono i mercati che ieri non hannonascosto il nervosismo con le borse tornate in profondo rosso egli spread di nuovo in volata. Pronti a giudicare se l’Europa hacentrato il suo obiettivo: ridare credibilità alla moneta unicain un vertice che – aveva sottolineato Srakozy – eraprobabilmente “l’ultima chance” mentre dall’America Obama sidiceva preoccupato chiedendo al vecchio continente di mettere incampo la sua “volontà politica”.

Fonte: Ansa

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