Crisi colpisce anche alimentari: crollo consumi come in guerra

La crisi investe le famiglie che non hanno più soldi da spendere, neppure per gli alimentari.  Una su tre, infatti,  compra sempre meno cibo, tanto che i consumi privati raggiungono percentuali simili a quelle degli anni di guerra. E’ l’allarme lanciato da Cia-Confederazione italiana agricoltori , secondo cui i consumi crollano come negli anni di guerra.

“E’un dato drammatico -osserva la Cia- che fa il paio con le previsioni diffuse oggi da Bankitalia, per la quale quest’anno la caduta del reddito reale degli italiani sarà superiore rispetto a quella registrata durante la recessione del 2009. D’altra parte, sono mesi che denunciamo che le famiglie sono ormai “in trincea” e che, per arrivare a fine mese, devono rinunciare non solo al cosiddetto superfluo, ma devono agire anche sul fronte primario e irrinunciabile che attiene alla tavola. Per combattere la crisi, cioé, gli italiani prima di tutto caricano il carrello alimentare in maniera più che oculata -ricorda la Cia- il 65 per cento delle famiglie compara i prezzi con più attenzione; il 53 per cento gira più negozi alla ricerca di sconti, promozioni commerciali e offerte speciali e il 42 sceglie solo le grandi confezioni o “formato convenienza”. Ma purtroppo c’è anche chi semplicemente è costretto a comprare meno cibo: sono più  del 30 per cento dei nuclei familiari ad aver ridotto le quantità nel 2012, “ tagliando” soprattutto gli acquisti ortofrutticoli (il 41,4 per cento), quelli di carne rossa (il 38,5) e quelli di pane (il 37 per cento)”.

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