Covid: Renzi e la frase sulle vittime

“Mi è dispiaciuto che ci siano state polemiche strumentali su un passaggio del mio discorso in Senato, su un tema che mi fa sobbalzare il cuore. L’idea che una persona possa morire da sola mi fa uscire di testa. Su questo tema ho una sensibilità particolare”. Matteo Renzi, leader di Iv, è tornato sulla sua frase molto criticata, relativa alle vittime del coronavirus.

“Quando ho visto il corteo delle bare a Bergamo sui camion dell’esercito – ha spiegato – la cosa sconvolgente era l’anonimato. Ieri ho fatto un passaggio che tutto era tranne un attacco: chi ha voluto strumentalmente fare polemica sulle mie parole sui morti di Bergamo e Brescia cerca solo un appiglio per lo scontro”.

Il senatore ha concluso aggiungendo che “non rilancerò polemiche assurde su una cosa su cui si deve avere solo silenzio e rispetto”.

Calderoli contro Renzi: “Non venga a Bergamo, prenderebbe pomodori”

“Renzi lasci in pace i morti, lasci in pace i 3 mila morti  bergamaschi (ufficiali, sappiamo che sono il doppio) causati anche dall’indecisione e dagli errori commessi dal governo di cui lui fa parte e che lui tiene in piedi con i suoi voti decisivi. Bergamo ha pagato un prezzo enorme in vite umane, ora ha bisogno di aiuti concreti per far ripartire la sua economia, non di strumentalizzazioni di un politico senza bussola che annaspa con un partitello di transfughi, un micro partito inesistente con percentuali da prefisso telefonico”. Lo ha dichiarato il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

“Renzi pensi al suo Governo, ripeto e sottolineo suo, e lasci in pace i nostri morti. E non venga a Bergamo a fare passerella perché – ha concluso – altrimenti farà il pieno di ortaggi e pomodori”.

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