Covid, Iss: “In calo indice Rt, ora è a 1,27”

Nel periodo dal 21 luglio al 3 agosto 2021 il tasso di contagiosità, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici, è stato pari a 1,27 (con un range da 1,07 a 1,65), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. Lo riporta la bozza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), relativa al monitoraggio settimanale del contagio.

“Si osserva – prosegue la bozza – una leggera diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”, con un Rt pari a 1.2 (con un range 1.14-1.25) al 3 agosto 2021, rispetto all’Rt di 1.24 (variazione tra 1.18 e 1.32) al 27 luglio, “che si mantiene tuttavia al di sopra della soglia epidemica. La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto superiore di sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità”, conclude la bozza.

18 Regioni a rischio moderato mentre Lazio e le due province autonome di Trento e Bolzano classificate a rischio basso. E’ quanto trapela dalla bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà diffuso oggi.

Secondo la bozza scende l’Rt nazionale da 1,56 della scorsa settimana a 1,27 di questa, ma l’incidenza continua la sua ascesa raggiungendo 73 casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 68 di sette giorni fa. Tre sono le regioni con i valori dell’incidenza più alto per il periodo 6-12 agosto. Sardegna con 141,8, la Toscana con 129,9 e la Sicilia con 127,2. Il dato sulle incidenze rappresenta insieme a quello sulla saturazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive, uno degli indicatori decisionali per le eventuali misure di contenimento.

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 4%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 258 (03/08/2021) a 322 (10/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 5%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.196 (03/08/2021) a 2.880 (10/08/2021).

La circolazione della variante Delta è prevalente in Italia ed è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. “Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”, si legge nella bozza.

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