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Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale in Italia sono 37.882.252 pari al 70,14 % della popolazione over 12. È quanto emerge dal report quotidiano sui vaccini anti Covid della struttura commissariale all’emergenza coronavirus, guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo.
In totale in Italia sono state somministrate 77.840.987 dosi che corrispondono al 90,4% del totale di quelle consegnate: nel dettaglio 60.650.706 Pfizer/BioNTech, 11.483.025 Moderna, 12.033.620 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.958.707 Janssen). Dati che dicono come l’Italia sia in linea con i dati degli altri paesi dell’Unione europea come confermato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che aveva annunciato che il 70% degli over 12 nei Paesi comunitari è stato immunizzato.
In Italia, però, anche in coincidenza dell’estate, il ritmo dei vaccini è diminuito nonostante gli open day, per spingere la campagna vaccinale, l’obiettivo del commissario straordinario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo di arrivare all′80% di copertura entro il 30 settembre, ad oggi sembra tutto in salita.
Però c’è chi nel governo giudica in chiaro scuro il 70% degli italiani vaccinati. Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, è un buon risultato ma non basta: andava bene un anno fa. “Abbiamo 130mila morti alle spalle e probabilmente 30mila davanti. Non lo dico io ma ho estrapolato i dati dall’Oms e da Kluge. Non è una presa in giro”, dice a ‘Morning news’ su Canale5. “Se la vaccinazione dovesse rimanere così, abbiamo circa 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Se dovesse esserci una mortalità dell′1%, questi sono i numeri. Questo messaggio tende a dire: vacciniamoci perché ancora non abbiamo finito. La percentuale raggiunta oggi era utile un anno fa, oggi con la variante Delta non basta”, conclude Sileri.
