Covid, Gimbe: “In 50 giorni crollo ricoveri grazie a vaccini”

In 50 giorni c’e’ stato il crollo ricoveri (-71%) e terapie intensive (-65%) grazie anche all’effetto vaccini. Lo afferma la fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia del Covid-19 in Italia. Gimbe rileva che a 5 settimane dalla fine del 2 trimestre rimangono da consegnare ancora 42,6 milioni di dosi e ritiene irrealistica la previsione che questo avvenga entro fine giugno. Tuttavia, il monitoraggio conferma, nella settimana 19-25 maggio, la riduzione di nuovi casi (-29,5%) e decessi (-17,4%) che si accompagna a un crollo di ricoveri e terapie intensive, grazie alle elevate coperture vaccinali degli over 70. Scende ulteriormente l’incidenza in tutte le regioni, sia per ridotta circolazione del virus, sia per un calo delle persone testate: -25% in due settimane.

Nella settimana in esame, Gimbe rileva rispetto ai 7 giorni precedenti, un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (30.867 vs 43.795) e decessi (1.004 vs 1.215). In calo anche i casi attualmente positivi (268.145 vs 315.308), le persone in isolamento domiciliare (258.265 vs 302.080), i ricoveri con sintomi (8.557 vs 11.539) e le terapie intensive (1.323 vs 1.689). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: Decessi: 1.004 (-17,4%) Terapia intensiva: -366 (-21,7%) Ricoverati con sintomi: -2.982 (-25,8%) Isolamento domiciliare: -43.815 (-14,5%) Nuovi casi: 30.867 (-29,5%) Casi attualmente positivi: -47.163 (-15%). “Per la decima settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del rapporto postitivi/casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell’attivita’ di testing”. Rispetto alla settimana precedente, infatti, si registra un calo del 12,2% di persone testate (-69.010) e del 24,9% rispetto a due settimane fa (-165.241). Su tutto il territorio nazionale si confermano trend in riduzione e in 8 Regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto) l’incidenza settimanale dei casi e’ inferiore a 50 casi/settimana per 100.000 abitanti. “Il trend dei pazienti ospedalizzati – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – continua a scendere in maniera regolare con l’occupazione media nazionale che si attesta al 14% per l’area medica e al 15% per le terapie intensive: tutte le Regioni rimangono sotto le rispettive soglie di allerta del 40% e del 30%”.

“Anche gli ingressi in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – continuano a diminuire: la media mobile a 7 giorni questa settimana si e’ ulteriormente ridotta attestandosi a 57 ingressi/die”. Ancora, dichiara Cartabellotta, “se le curve dei ricoverati nei reparti di area medica e terapia intensiva stanno scendendo piu’ velocemente grazie all’effetto delle coperture vaccinali nelle classi di eta’ piu’ avanzate, quella delle persone in isolamento domiciliare, in media piu’ giovani, cala piu’ lentamente”. In dettaglio, se dal picco del 6 aprile i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 8.557 (-70,8%), e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 1.323 (-64,7%), le persone in isolamento domiciliare dal picco del 28 marzo, sono passate da 540.855 a 258.265 (-52,2%).

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