Covid, ecco condizioni e durata del certificato per gli esenti dal vaccino

Via libera da parte del ministero della Salute alla certificazione di esenzione alla vaccinazione anti Covid per coloro che non hanno potuto vaccinarsi, temporaneamente o definitivamente, per patologie conclamate. Il via libera è giunto in vista delle nuove misure che scatteranno oggi,   6 agosto: il green pass servirà agli over 12 in zona bianca per l’accesso a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici. Ma anche per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (non sarà invece necessario per consumare al bancone e neppure all’aperto). E in piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso.

Le certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 potranno essere rilasciate in formato cartaceo e potranno avere una validità massima fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni; la durata di validità, sulla base delle valutazioni cliniche relative, verrà aggiornata quando sarà avviato il sistema nazionale per l’emissione digitale delle stesse al fine di consentirne la verifica digitale.

Fino al 30 settembre le certificazioni potranno essere rilasciate direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle aziende ed enti dei Servizi sanitari regionali o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale. La certificazione deve essere rilasciata a titolo gratuito.

«La certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV-2 – si legge in una circolare del ministero a firma del direttore generale Giovanni Rezza – viene rilasciata nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea».

Le certificazioni dovranno contenere alcune informazioni. Dai dati identificativi del soggetto interessato (nome, cognome, data di nascita) alla dicitura “soggetto esente alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n 105”; la data di fine di validità della certificazione; i dati relativi al Servizio vaccinale delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale in cui opera come vaccinatore COVID-19 (denominazione del Servizio – Regione); il timbro e firma del medico certificatore (anche digitale) e il numero di iscrizione all’ordine o codice fiscale del medico certificatore. I certificati non possono contenere altri dati sensibili del soggetto interessato (es. motivazione clinica
della esenzione). Per il rilascio di tali certificazioni potranno essere utilizzate anche le piattaforme regionali già preposte al rilascio di certificati vaccinali e di inidoneità alla vaccinazione.

«Le persone che ottengono una esenzione alla vaccinazione – si legge ancora nel documento redatto dal ministero della Salute – devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione» come uso delle mascherine, distanziamento, evitare assembramenti.

Temporaneamente e fino al 30 settembre, sono validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi sanitari regionali. Una indicazione importante per tutti coloro che hanno avuto un problema di salute tra la prima e la seconda dose, come una reazione allergica alle componenti del vaccino o chi ha avuto un parere negativo dal medico a causa di patologie pregresse, così come tutti «i malati rari e cronici che, per via della loro patologia, non hanno la possibilità di accedere alla vaccinazione».

Tutte queste persone non hanno avuto modo di richiedere il green pass e da domani, 6 agosto, sarebbero rimaste escluse da diversi luoghi al chiuso: piscine, palestre, ristoranti, bar, teatri, cinema. Proprio nelle ultime ore, infatti, l’Osservatorio malattie rare, aveva avvertito che molte domande stavano arrivando al proprio sportello legale.
Restano per ora esclusi un migliaio di volontari della sperimentazione del vaccino Reithera che non risultano immunizzati. Ma anche per loro si attendono, ormai in tempi brevissimi, le indicazioni del Ministero della Salute, la risposta, infatti, dovrebbe arrivare con un altro provvedimento ad hoc. Per questi esistono altre difficoltà legate al fatto che nel gruppo di sperimentazione ci sono anche volontari che hanno ricevuto un placebo e non il vaccino. Fra questi anche l’imprenditore Riccardo Illy.

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