Covid e ‘tamponi invasivi’: Botta e risposta tra Borghi e Burioni

La rapida diffusione dell’epidemia di Covid-19 ha causato la crescente necessità di diagnosi rapida dell’infezione da parte del nuovo coronavirus responsabile della sindrome respiratoria, per evitarne l’ulteriore diffusione attraverso il contenimento dei soggetti positivi.

Lunghe file dall’alba per sottoporsi al tampone a Napoli davanti ai laboratori del Frullone. Il laboratorio apre alle 9, ma sperando di fare prima, in tantissimi si sono messi in fila dalle 5 del mattino. In molti casi si tratta di persone che, non avendo avvertito come da prassi il medico di base, non sono inserite nella piattaforma informatica regionale e dunque non potrebbero sottoporsi al tampone. Però a scopo precauzionale l’Asl, sta predisponendo i tamponi anche a chi non è iscritto nella piattaforma e dichiara di avere sintomi o di essere venuto in contatto con persone colpite dal virus.

“La Regione Campania faccia chiarezza sul bando ‘lampo’, pubblicato martedì scorso e scaduto ieri, per l’affidamento ai privati dei tamponi anti-Covid che il pubblico non riesce a ‘processare’. Serve trasparenza. Basta con questi metodi carbonari. La gente ha bisogno di capire. Non accettiamo di essere presi in giro”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia (tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN) e Pier Paolo Polizzi, presidente dell’Aspat, l’Associazione della sanità privata accreditata territoriale.

La rapida diffusione dell’epidemia di COVID-19 ha causato la crescente necessità di diagnosi rapida dell’infezione da parte del nuovo coronavirus responsabile della sindrome respiratoria, per evitarne l’ulteriore diffusione attraverso il contenimento dei soggetti positivi.

La diagnosi di Laboratorio diretta si basa sulla ricerca, nel tampone naso-faringeo, dell’RNA virale con metodiche di biologia molecolare.

Esiste anche la possibilità di una diagnosi retrospettiva basata sulla ricerca degli anticorpi (test seriologico). A fronte di una positività degli anticorpi deve essere eseguito anche il tampone per un conferma di eventuale contagiosità residua.

Il tampone può essere richiesto privatamente, indipendentemente dall’esito dell’eventuale sierologico. In privato il tampone costa 90 euro ed è accessibile dietro prenotazione online.

Attualmente viene eseguita, con metodiche di biologia molecolare, la ricerca dell’RNA virale che è presente nella fase iniziale e acuta della malattia,.

L’analisi si effettua sul materiale prelevato con un tampone, sottoposto a particolari metodiche molecolari che identificano con precisione il genoma virale nei secreti respiratori (le sostanze espulse attraverso la respirazione) del paziente sintomatico.

Sui tamponi anti-covid si sono scatenate numerose polemiche.

“Ho scoperto che qui c’è una massa di tampoinomani per i quali dire che un tampone è fastidioso è bestemmia. Cari amici, infilatevi su per il naso anche lo scopino del cesso se vi piace ma non venitemi a rompere le scatole se dico che trovo l’esame invasivo per essere di routine”. A scriverlo è il deputato Claudio Borghi su Twitter. Già in precedenza il rappresentante della Lega si era lanciato in invettive contro il tampone per il coronavirus. Al suo ultimo commento ha replicato il medico Roberto Burioni.

“Onorevole, il tampone rinofaringeo può essere fastidioso, specie in pazienti con ipertrofia dei turbinati o deviazione detto nasale, ma non è considerato invasivo. Invasiva è una biopsia epatica, per esempio”, ha spiegato l’immunologo al parlamentare.

“Gentile professore, se la letteratura scientifica, i siti medici e il New York Times parlano di ricerca di test ‘meno invasivi‘ del tampone, deduco che definirlo invasivo sia corretto”, ha replicato Claudio  Borghi.

“No, dicono come farlo più facilmente. Il che sarebbe importante perché se mettessimo a punto un test che non necessita di un prelievo, per esempio un test che usa la saliva che il paziente può autonomamente sputare in una provetta, sarebbe un notevole passo avanti”, ha sottolineato Roberto Burioni.

Il medico, che qualche giorno fa è entrato in polemica con Massimo Boldi, ha anche difeso il deputato della Lega, replicando a un follower: “L’onorevole sta discutendo con me in maniera educata e costruttiva, e non vedo perché non comportarmi nello stesso modo con lui”.

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