Covid e Speranza: ‘Non siamo fuori dalla fase difficile’

Nell’ultimo Dpcm il Presidente Conte ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Le motivazioni sono riconducibili ad un consistente aumento dei contagi, segno che il virus del Covid-19 è ancora ben presente tra la popolazione. Per evitare che i contagi aumentino, è previsto per giovedì 15 ottobre un nuovo Dpcm, che prevederebbe ulteriori regole da seguire. Ecco le possibili restrizioni.

”Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile. Bisogna mantenere con forza tutte le misure di sicurezza con determinazione, per poter continuare ad avere ancora numeri meno alti di quelli che si registrano in altri paesi europei”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un intervento video ai lavori conclusivi dell’incontro su ‘La sanità post Covid-19’ al teatro Bellini di Catania.

“Chi sostiene che le misure di prevenzione siano soltanto lacci e lacciuoli dice una enorme sciocchezza. Soltanto un Paese sicuro può correre più veloce e ripartire con più energia e determinazione”, ha aggiunto il ministro della Salute.

“La parola chiave è prossimità, con una sistema sanitario che si avvicina ai problemi reali delle persone. Una rete dal basso. Dobbiamo farlo tutti insieme. Dobbiamo costruire un grande Patto Paese – ha aggiunto Speranza – perché il futuro del nostro Paese passa per il suo sistema sanitario nazionale”

“La lezione del Coronavirus ci dice che il sistema sanitario nazionale è la cosa più importante che abbiamo. Dobbiamo ricominciare ad investire. Per troppi anni la spesa sanitaria è stata penalizzata. Oggi il virus ci consente di cambiare marcia”, ha continuato Speranza. “Siamo soltanto all’inizio – ha aggiunto – e dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo per mettere benzina nel sistema sanitario nazionale”.

Per contrastare la diffusione del Covid-19 si prevedono dei mini-lockdown territoriali, ovvero delle chiusure parziali, che hanno lo scopo di limitare l’insorgere di focolai e cluster.

La chiusura anticipata per bar, ristoranti e locali già dalle ore 22. Limitazioni per gli eventi in cui è prevista grande affluenza di persone. Andrebbe in vigore il numero limitato di invitati a feste e cerimonie e di ingresso dei clienti nelle attività commerciali al dettaglio.

Si prevede anche per il mondo dello sport il numero contingentato di partecipanti ad attività sportive che hanno luogo in strutture al chiuso, come le palestre. L’osservanza di questa norma scongiurerebbe le chiusure totali.

Maggiore attenzione per evitare gli assembramenti nei pressi di scuole, uffici e luoghi pubblici, come le fermate dei mezzi pubblici. Inoltre, si prevede il divieto di far visita agli ammalati presso le strutture sanitarie.

Restano fortemente raccomandati gli strumenti di prevenzione adottati fino a questo momento, ovvero l’uso della mascherina, prevista anche all’aperto in caso di mancato distanziamento e affollamento, il distanziamento, l’igienizzazione delle mani e rimanere a casa se si presentano sintomi riconducibili al Covid-19. In tal caso è opportuno avvertire il proprio medico per le opportune indagini.

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