Covid-19. Strage di anziani. Janfer al ministro Catalfo: “E’ omicidio di Stato, tutelare diritti umani violati”

Una strage silenziosa. Una strage che solo ora ri-inizia a fare notizia ma che esiste da tempo. Da troppo tempo. Che il Covid-19 ha solo, purtroppo, amplificato in modo drammatico. Questa strage silenziosa fa paura, i numeri sono drammatici. Dal primo febbraio al 14 aprile di quest’anno, come messo nero su bianco dall’ISS nel terzo rapporto sul contagio da Coronavirus nelle strutture residenziali e sociosanitarie in Italia, i numeri fanno paura. Su un campione di 1.082 strutture, il 33 per cento di quelle contattate, ci sono stati in tutto 6.773 decessi tra i residenti. E nel 40,2 per cento dei casi le morti sono avvenute con infezioni da Covid o con manifestazioni simil-influenzali. Numeri enormi perché riguardano solo un campione pari ad un terzo delle strutture contattate. Ma questo dramma nazionale è potuto diventare noto solo grazie, purtroppo, alla pandemia che ha investito l’Italia. Altrimenti sarebbe stato sottaciuto oppure classificato semplicemente come semplice dato statistico. Tanto che Janfer Critelli parla di ‘omicidio di Stato’ perchè “il dramma esistenziale degli anziani va visto come una stage di innocenti”.

Il ‘vulcanico’ giurista calabrese prende carta e penna e scrive al president della Repubblica, al Papa, alla neo presidente della regione Calabria e al ministro Nuzia Catalfo per invocare un “nuovo intervento socio-assistenziale a tutela dei diritti umani violati”.

“La Pandemia ha rivelato, qualora ce ne fosse bisogno, uno scenario inquetante in cui vivono i nostri anziani, in alcuni contesti abbandonati a se stessi”. Insomma la storia non deve conoscere più “similari brutture”, scrive il giurista ricordando una sua arringa ‘famosa’. Però tutto continua condito dall’indifferenza generale nella ‘violazione dei diritti umani’. E al ministro delle Politiche Sociali ricorda il dramma di “anziano calabrese che impedito illegittimamente a coltivare il suo terreno” ha scelto il ‘suicidio’ per mettere fine al suo dramma. Insomma il problema ‘anziani’ esiste e va affrontato senza remore e nulla giova nascondersi dietro dati statistici o numeri asettici. La pandemia in atto ha solo messo in evidenza un insieme di “maltrattamenti e casi di abbandono” che stanno vivendo gli anziani, sottolinea Janfer. Una ‘mostruosità’, scrive il giurista ormai “radicata nella nostra società” amplificata da una politica nazionale e regionale miope “inadeguata, insensibile, spendiacciona” insomma fallimentare che “negli anni non ha saputo valorizzare un walfere serio ed adeguato alle esigenze degli anziani”. E ricordando il Papa scrive al ministro:”volevamo vivere da sani in un mondo malato”. Alla Catalfo chiede un “intervento progettuale di real sociale di tipo sistematico che favorisca l’anziano in quanto tale soprattutto nel suo luogo di domicilio con politiche di sostegno socio-sanitarie di tipo effettivo”. Un modo semplice anche per alleggerire le case di cura, sempre sovraffollate, che passa anche attraverso un aumento delle pensioni. Un modo, conclude Janfer rivolgendosi al ministro, per salvaguardare “il sacrosanto diritto dell’anziano di vivere dignitosamente”.

 

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