Covid-19. Morto il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise

La Chiesa piange il primo alto prelato morto a causa del Covid-19. Il vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise, è deceduto questa mattina all’ospedale di Sant’Anna e San Sebastiano, dopo quattro giorni di ricovero, per un arresto cardiocircolatorio.

Lo scorso 30 settembre era stato ricoverato perché affetto da lievi sintomi respiratori e febbre. A Monsignor D’Alise era stato effettuato un tampone molecolare rapido che si è rivelato positivo.  Subito è partita la procedura Covid-19 ma l’alto prelato non è riuscito a vincere la sua ultima battaglia. Il 72enne vescovo di Caserta è morto dopo quattro giorni di ricovero all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano. Secondo l’Azienda ospedaliera sanitaria “il quadro clinico di monsignor D’Alise era aggravato da insufficienza renale, diabete mellito, cardiopatia ipertensiva e dislipidemia”. I sanitari del nosocomio casertano hanno applicato tutti i protocolli terapeutici previsti per contrastare il Coronavirus: gli è stato somministrato anche il Remdesivir “ma alle 6 si è verificato l’arresto cardiaco e alle ore 6.30, dopo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, veniva constatato il decesso”.  La salma di Monsignor D’Alise è stata tumulata nella cripta del Duomo di Caserta questa mattina alla presenza dei familiari e del vicario generale della Diocesi di Caserta, don Gianni Vella“

Domani, lunedì 5 ottobre, alle ore 18.00, presso la Cattedrale si svolgerà una cerimonia religiosa di commemorazione, officiata dall’arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe. Il sindaco della città, Carlo Marino, ha dichiarato una giornata di lutto cittadino per la giornata di domani. “Dolore e commozione — ha scritto il sindaco — per la scomparsa del nostro amato vescovo ed esprimo qui il cordoglio mio personale ed a nome della Città di Caserta. Ora non è il momento delle parole ma delle preghiere per la sua anima”.

Giovanni D’Alise più volte aveva esortato i fedeli a rispettare tutte le norme in vigore per contrastare il virus ed aveva denunciato il pericolo, più che reale, che tanti cittadini, non solo casertani, sarebbero potuti cadere nella rete di usurai e mafiosi trovandosi a causa di difficoltà economiche legate alla pandemia.

Monsignor D’Alise, ordinato vescovo nel 2004, guidava la diocesi di Caserta da oltre sei anni quando aveva sostituito monsignor Pietro Farina e precedentemente, dal 2001 al 2004, era stato vicario Foraneo della Forania di San Felice – Arienzo. Le vittime

In Italia, dall’inizio della pandemia, sono morti 121 preti mentre la chiesa cattolica in Europa piange più di quattrocento vittime.

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