Sanità Calabria

COVID 19: la Calabria merita rispetto. In primis il diritto alla Salute come nuova Alba di Primavera

Riceviamo dall’ Avv. Janfer Critelli, leader di Rinascita dei Diritti Umani, e pubblichiamo una lettera aperta al presidente del consiglio, Giuseppe Conte.

Alla cortese attenzione del Premier (Italia) pro- temporeS

Sig. Avv. Giuseppe Conte,

la Calabria è una terra baciata dal sole, con patrimonio Umano e Spirituale inestimabile ma maledettamente compromessa da tante storture. Non ultimo, non certo per ordine d’importanza la tematica della Sanità negli anni“ letteralmente distrutta da una gestione allegra e sistemica, dove il malaffare è stato il padrone”! Ed invero, il tempo della Pandemia, ha svelato, qualora ce ne fosse bisogno tutte le fragilità di una Sanità Calabrese colabrodo (già decimata di tagli posti letto) rectius al collasso in dispregio ai fondamentali Diritti Costituzionali della Salute e della Vita! Sic! Cosicché i Calabresi (popolo già vessato) stanno subendo l’ennesima ingiustizia di un sistema “ sistemico” restio a tramontare. Per l’effetto, gli ultimi eventi, per certi versi tragicomici sono il culmine del punto di non ritorno.

Ed invero, la storia del Commissario alla Sanità della Calabria, è diventata una barzelletta da raccontare ai posteri ma al contempo una cosa seria da affrontare nell’immediato con grande senso di responsabilità Istituzionale. Repetita iuvant, la pandemia a livello mondiale, ha svelato tante situazioni oscure: incompetenza generazionale ed ignoranza dovuta di chi non doveva né poteva, appunto ignorare. Per l’effetto, la nostra Amata terra, per colpa esclusiva di una mala gestione della Sanità, d’un tratto è stata dichiarata (confermata) “zona rossa con tutte le conseguenze negative del caso e gravissime connesse ripercussioni sul piano sociale ed economico” ( rectius sono stati compressi tutti i Diritti Umani coinvolti e violati).avv janfer

Senza voler entrare nel merito delle nomine filo -governative (per carità ci vorrebbe un’enciclopedia di tipo commediante), qui mi preme evidenziare che il popolo Calabrese (vessato sempre da tante iniquità subite) non può più tollerare tale situazione derivata tra il dramma e la commedia!

Personalmente (in ogni posto) mi sono sempre battuto per un presente migliore, con la forza del Diritto a favore degli ultimi, invocando Giustizia Giusta, nella Madre Legalità intesa come meritocrazia, per l’augurata nuova alba di primavera.

In virtù di tali principi Etici, ai quali ho sempre aderito incondizionatamente, mi pregio sostenere un urgente intervento Istituzionale (serio e determinante) per dare “ finalmente” Luce alla Sanità Calabrese martoriata da tanti anni di inefficienza!

Ed invero, in un periodo così sofferto, la nostra Amata Calabria, meritava e merita una Sanità gestionale di primo piano  (in primis con rigore etico)  in considerazione dell’alta qualità dei nostri operatori socio-sanitari coraggiosamente in trincea, dunque, la Sanità deve essere guidata rigorosamente da chi vuole il bene della Calabria e dell’Italia!

Non c’è più tempo per la vanità, il popolo Calabrese (composto da tantissime persone oneste che sudano alla giornata) merita l’occasione del riscatto, tramite obbligatorie risposte Istituzionali. Per non essere complici di tale degrado derivato: È tempo, dunque, di rivoluzione culturale. È tempo di scelte, contro ogni forma di omertà. È tempo di dire basta a tale sistema cronicamente malato d’ingordigia. È tempo di riacquistare la dignità. È tempo di coraggio. È tempo di primavere.

Dulcis in fundo: se è vero che la storia ci giudicherà (G.C.), è anche vero che giudicherà anche penalmente i corresponsabili di tale disastro pandemico”! A Futura Memoria.

Tanto dovevo, mosso da sentimenti sinceri e ribelli nell’invocata Legalità di specie, come anima Calabrese di Magna Graecia Memoria che ha scelto di restare (non ostante tante opportunità e connesse esperienze di respiro Internazionale) appunto in Calabria, per contribuire a renderla libera dalle sue catene. Sic! In rispettosa fiducia, al contempo,

l’occasione mi è gradita per i più distinti saluti

Avv. Janfer Critelli (Rinascita dei Diritti Umani)

La disperazione più grave che possa impadronirsi d’una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile. Corrado Alvaro

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