Countdown per i saldi invernali

E’ conto alla rovescia per i saldi  invernali, e già partono le previsioni sui consumi.  Confcommercio stima che ogni famiglia spenderà in media 403 euro, per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro pari al 18% del fatturato annuo del settore.

Quest’anno tuttavia, la corsa agli acquisti a prezzi “stracciati”, inizierà con qualche giorno di ritardo rispetto all’ anno scorso. Ed infatti, fatta eccezione per i lucani e i siciliani che potranno acquistare in saldo già dal 2 gennaio così come dei friulani a partire dal 3 gennaio, in tutte le grandi città e in quattordici regioni su venti l’appuntamento con i saldi invernali è fissato per il 5 gennaio. I molisani e gli altoatesini dovranno, invece, attendere fino al 7 gennaio, mentre i valdostani, come da tradizione, fino al 10 gennaio.
“La crisi economica e una stagione autunnale caratterizzata da un clima mite – sottolinea Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio – non hanno di certo favorito le vendite di capi d’abbigliamento della collezione autunno/inverno. E anche a dicembre abbiamo dovuto fare i conti con un Natale all’insegna del risparmio e di molta prudenza negli acquisti. Inoltre, i margini delle imprese hanno subito un’ulteriore riduzione perché per sostenere consumi già deboli i commercianti, laddove possibile, hanno assorbito l’aumento dell’Iva dal 20% al 21% deciso quest’estate. Ora con l’avvio dei saldi confidiamo in una boccata d’ossigeno per le vendite”.

 

Ma affinché il consumatore possa acquistare merce in saldo, senza incorrere in alcun rischio, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. – Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
– Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. – Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. – Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
– Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Ecco il calendario dei saldi invernali 2012:

 

ABRUZZO 5 gennaio – 4 marzo L’Aquila BASILICATA 2 gennaio – 2 marzo Potenza CALABRIA 5 gennaio – 28 febbraio Catanzaro CAMPANIA 5 gennaio per 90 giorni Napoli EMILIA ROMAGNA 5 gennaio per 60 giorni Bologna FRIULI VENEZIA GIULIA 3 gennaio – 31 marzo Trieste LAZIO 5 gennaio – 15 febbraio Roma LIGURIA 5 gennaio – 18 febbraio Genova LOMBARDIA 5 gennaio per 60 giorni Milano MARCHE 5 gennaio – 1 marzo Ancona MOLISE 7 gennaio per 60 giorni Campobasso PIEMONTE 5 gennaio per 8 settimane Torino PUGLIA 5 gennaio – 28 febbraio Bari SARDEGNA 5 gennaio per 60 giorni Cagliari SICILIA 2 gennaio – 15 marzo Palermo TOSCANA 5 gennaio per 60 giorni Firenze UMBRIA 5 gennaio per 60 giorni Perugia VALLE D’AOSTA 10 gennaio – 31 marzo Aosta VENETO 5 gennaio – 28 febbraio Venezia BOLZANO (PROVINCIA)* 7 gennaio – 18 febbraio Bolzano TRENTO (PROVINCIA) I commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi Trento.
*Per i comuni di Tires, Castelrotto, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Renon, Sesto, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia e Corvara dal 4 febbraio al 17 marzo.

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