Costa Concordia: Schettino non è più ai domiciliari

Revocati gli arresti domiciliari per Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia, naufragata al Giglio il 13 gennaio. E’ quanto comunica Lo fa sapere il suo legale, Bruno Leporatti, in base alla decisionedel Gip di Grosseto, Valeria Montesarchio. Schettino era ai domiciliari dal 17 gennaio. Adesso avrà solo l’obbligo di dimora nel Comune di Meta di Sorrento, dove risiede. Sull’istanza, proposta dalla difesa dell’indagato, il Pubblico Ministero aveva espresso parere favorevole. Intanto per la fine di luglio è previsto l’inizio della fase di messa in sicurezza della Costa Concordia per scongiurarne lo scivolamento. Un’operazione che dovrebbe concludersi entro la fine di agosto. “Da parte nostra – ha precisato la presidente dell’Osservatorio e dirigente della Regione Toscana, Maria Sargentini – c’è tutta la disponibilità a concedere il via libera, a patto che entro il 16 luglio ci venga presentato un documento con il dettaglio dei lavori da effettuare e che siano rispettate tutte le prescrizioni fin qui emerse”. In questo momento sono 90 le persone che lavorano a pieno ritmo per realizzare il progetto di recupero, 50 a terra e 40 sui mezzi navali. Continua, poi, il lavoro degli inquirenti sulla scatola nera della Costa Concordia sulla quale nei giorni scorsi si era scatenata la polemica dopo le rivelazioni del Corsera sull’avaria della strumentazione. La Costa aveva reso noto che la scatola nera “aveva segnalato solo un codice d’errore che non significava assolutamente che l’apparecchio non funzionava”. . Ai fini delle indagini sul naufragio della nave, avvenuto il 13 gennaio davanti all’isola del Giglio, i dati contenuti nella scatola nera “sono risultati perfettamente in linea con le aspettative dei tecnici”, aggiunge Costa Crociere, che sottolinea come non vi sia “norma o convenzione internazionale che prescriva che in una situazione del genere la nave non possa navigare.

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