Costa Concordia: lunedì raddrizzamento dello scafo, costerà 600 milioni

La notizia è ufficiale la Costa Concordia sarà raddrizzata lunedì. L’operazione mai tentata prima d’ora rappresenta una vera e propria impresa. Si parte  lunedì 16 settembre alle 6 del mattino, salvo complicazioni meteorologiche, le operazioni di “parbuckling”, cioè di ribaltamento della nave Costa Concordia, adagiata davanti al porto del Giglio dal 13 gennaio del 2012. “È un’opera mai tentata prima e non è un modo per mettere le mani avanti, ma un modo corretto per contestualizzare di cosa stiamo parlando. Il 15 maggio dello scorso anno la conferenza dei servizi approvò il progetto nelle sue linee essenziali che poi ha avuto fasi in progress. Oggi al 12 settembre il progetto non è stato minimamente variato”, ha dichiarato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli nel corso della conferenza stampa di presentazione delle operazione che riporteranno in verticale lo scafo ad opera del Consorzio italo-americano formato dalla Titan Salvage e dalla Micoperi. “Tutte le fasi – ha continuato ancora Gabrielli – sono state validate e autorizzate nel momento in cui sono state prese e se ne sono assunte la responsabilità tra l’altro a costo zero. In un paese in cui si parla sempre di prebende volevo ricordare le persone che hanno lavorato anche nei mesi estivi per arrivare a questo intervento”, “nessuno di noi si nasconde. Abbiamo vagliato tutte le problematiche che possono verificarsi. Questo per dire che dal punto di vista della pianificazione non abbiamo lasciato nulla al caso”. E su un presunto piano B il capo della Protezione Civile risponde: “Non esiste nessun piano B. Se ci si riferisce alla gestione delle criticità successive all’operazione, abbiamo diversi piani B. Ma se ci si riferisce all’ipotesi che il progetto non funzioni, non esiste piano B”. “Secondo i dati e i modelli in nostro possesso, è escluso che la nave possa aprirsi. Il relitto della Concordia sarà smaltito a Piombino se il porto sarà in grado di ricevere la nave, altrimenti insieme a Costa valuteremo destinazioni alternative”, ha proseguito il capo della Protezione Civile ammettendo che “se non sarà possibile valuteremo altre ipotesi”. “Riteniamo che al momento in cui la nave ruoterà ci saranno degli inevitabili sversamenti. Sono pronti in porto tutti i mezzi necessari per un intervento immediato per ridurre al minimo il tempo di contaminazione. Rispetto a quello che ci dicono le analisi abbiamo tutto ciò che ci serve”.

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