epa07909913 Microsoft founder, Co-Chairman of the Bill & Melinda Gates Foundation Bill Gates delivers a speech during a press meeting at the conference of Global Fund to Fight HIV, Tuberculosis and Malaria in Lyon, central eastern France, 10 October 2019. The Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria opened a drive to raise 14 billion US to fight a global epidemics but face an uphill battle in the face of donor fatigue. EPA/LUDOVIC MARIN / POOL MAXPPP OUT

Cos’ha detto Bill Gates sulla pandemia e perché tutti ne parlano

Bill Gates torna a parlare della pandemia di Covid, lanciando un avvertimento che secondo molti potrebbe non essere del tutto

Non dobbiamo dimenticarci della pandemia di Covid. È questo il messaggio lanciato dal magnate Bill Gates e da Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, durante il World Economic Forum. Dopo due anni di emergenza sanitaria bisogna mantenere l’attenzione sul coronavirus. La preoccupazione dei due non è tanto quella di sviluppare nuovi vaccini, quanto l’indifferenza generale a causa di altre notizie che hanno conquistato le prime pagine, a iniziare dalla guerra in Ucraina e dalla difficile situazione economica che molti Paesi stanno affrontando in questo momento storico.

Ed effettivamente gli argomenti trattati a Davos, cittadina della Svizzera dove si è tenuto, come ogni anno, il forum, sono stati il rischio recessione e il conflitto nell’Europa dell’Est. Addirittura il ceo di Pfizer ha dichiarato, in apertura del suo intervento, che “a nessuno interessa più il Covid” e che le conferenze sul tema sono state rimandate a causa della poca adesione.

Bill Gates ha sottolineato che, con una minore attenzione al problema da parte dei cittadini e delle autorità sanitarie, il rischio è che vengano destinate meno risorse alla lotta al virus. E i progetti internazionali sono già “incredibilmente a corto di denaro” nonostante i fondi dei vari governi.

“La tragedia della guerra va ben oltre il campo di battaglia“, ha sottolineato il magnate. E la situazione ucraina sta avendo forti ripercussioni sulle risorse destinate alla salute, al cibo e alla disponibilità di materie prime.

I progetti di Bill Gates e Pfizer per i Paesi del Terzo Mondo e in via di sviluppo

Bill Gates e l’ad di Pfizer hanno parlato a lungo del loro piano per permettere a tutta la popolazione mondiale di usufruire dei vaccini anti Covid. Ma non solo. L’azienda farmaceutica fornirà tutti i suoi farmaci brevettati a 1,2 miliardi di persone in 45 Paesi del Terzo Mondo e dove si registrano i redditi più bassi.

Il piano è quello di migliorare l’accesso ai servizi medici essenziali dove ce n’è più bisogno, eradicando a monte anche rischi sanitari che, come abbiamo visto in questi anni, possono poi raggiungere velocemente tutto il pianeta.

Le economie in via di sviluppo, e in particolare gli stati africani, non sono di particolare interesse per i piani di Pfizer, anche se i fatturati in queste aree hanno visto un incremento durante il 2021, raggiungendo i 20,7 miliardi di dollari, a fronte dei soli 8,4 miliardi di dollari del 2020. Nel 2021 la compagnia ha fatturato 81 miliardi di dollari in totale.

Il Rwanda, il Malawi, il Ghana, il Senegal e l’Uganda hanno già firmato accordi per lavorare con Pfizer, e l’unione delle forze tra Big Pharma e i governi locali potrebbe migliorare notevolmente le condizioni sanitarie dei Paesi che non si trovano in Occidente.

Insomma, tante buone intenzioni. Ma la filantropia di Bill Gates, e i suoi tanti investimenti contro le malattie e contro la povertà, hanno fatto nascere dubbi anche nelle menti che, per formazione professionale, dovrebbero essere quelle più razionali. Come Maria Rita Gismondo, direttrice del reparto di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.

La dottoressa, in un editoriale pubblicato da Il Fatto Quotidiano, si è chiesta perché un imprenditore del campo dell’informatica venga ormai considerato come un esperto di malattie infettive. Proprio Bill Gates, nel 2015, aveva infatti lanciato l’allarme pandemia, e dopo la diffusione del Sars-Cov-2 ha ripetutamente dichiarato che ci attendono altre pandemie, causate da altre tipologie di patogeni.

“Veggente? Acuto osservatore? Chi è Bill Gates? È lecito chiedersi perché continui a essere interpellato e a fare dichiarazioni degne del portavoce di un’istituzione sanitaria internazionale”, ha scritto Maria Rita Gismondo nell’articolo. Ipotizzando che l’imprenditore abbia notizie di prima mano proprio dagli enti sanitari a cui dona ingenti somme di denaro, con un do ut es per cui lui e i più ricchi del mondo avrebbero accesso a informazioni riservate in cambio di soldi.

Insomma, l’esperta non ha certo incolpato Bill Gates di aver diffuso il virus o aver fatturato con i vaccini, come fanno molte schiere di complottisti. Tuttavia si è interrogata sul ruolo dell’imprenditore, e di chi ha i suoi mezzi, nell’influenzare gli equilibri mondiali. “Inquietante” il fatto che “possa esercitare, senza competenze, un potere così importante in ambito strategico e sanitario. Sarà senz’altro il più disinteressato dei filantropi, ma il sistema non va“.

Vi abbiamo parlato qui dell’avvertimento di Bill Gates sulla nuova pandemia imminente. Il fondatore di Microsoft è finito nella bufera anche a causa delle zanzare OGM, come spiegato qua, e della proposta di farci mangiare solo carne sintetica, come anticipato qui.

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