Cosenza, un 17enne è stato arrestato per omicidio della madre

COSENZA – A nulla sono valse le continue bugie e il tatuaggio ‘Mamma ti amo’. Questa mattina il figlio di Patrizia Schettini, ancora minorenne, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la madre il primo aprile scorso. Non era, dunque, rimasta vittima di una caduta accidentale ma della furia del figlio colto da un raptus. Infatti, secondo quanto ricostruito il giovane avrebbe strangolato la madre a mani nude. L’avrebbe poi sbattuta contro un muro rompendole l’osso del collo e per simulare un incidente l’avrebbe presa in braccio e portata vicino a una rampa di scale. Da qui l’avrebbe fatta volare giù. Inizialmente, gli operatori del 118 erano stati tratti in inganno certificando la morte per arresto cardiaco, ma grazie al lavoro degli investigatori della Squadra mobile è venuta a galla una verità diversa. La donna infatti era stata trovata riversa ai piedi delle scale che conducono alla villetta, dove abitava con marito e due figli. Dall’autopsia, però, sono emersi segni di strangolamento. I magistrati della Procura dei minorenni di Catanzaro dopo aver ascoltato due volte il 17enne, sono riusciti a metterlo con le spalle al muro. Preso alle strette, avrebbe raccontato di come la madre lo sgridava troppo spesso e che in un raptus di pura follia l’avrebbe aggredita spingendola per le scale. Il tentativo di sostenere un omicidio preterintenzionale è però in contrasto con gli elementi raccolti dalla Polizia che invece oggi gli ha notificato l’ordinanza di arresto per omicidio aggravato da futili motivi. Per sviare ogni sospetto, a una settimana circa dall’omicidio, si era fatto tatuare sul braccio la frase ‘nemmeno la morte ci potrà separare, ti amo mamma’.

Alessandro Moschini

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