Corruzione, si dimette capo degli ispettori di Bonafede

Nuovo possibile terremoto nel mondo della magistratura. E questa volta l’avvocato nel mirino, indagato per corruzione, è Andrea Nocera, il capo dell’Ispettorato del Ministero della Giustizia Andrea Nocera. Parliamo di fatto di un braccio destro del ministro Bonafede.

Il presunto caso di corruzione è emerso nel corso delle indagini condotte da Henry John Woodcock e Giuseppe Cimmarotta. Il dimissionario capo dell’Ispettorato del ministero della Giustizia è sul registro degli indagati per un presunto caso di corruzione. Secondo le ipotesi degli inquirenti, l’avvocato avrebbe scambiato informazioni sui procedimenti penali in corso con biglietti per aliscafi, ad esempio.

Il lavoro degli inquirenti sarebbe partito da Salvatore di Leva, imprenditore attivo nel mondo della ristorazione e del turismo. Nelle intercettazioni emergerebbe il coinvolgimento o almeno il ruolo ipotetico di Nocera, il quale potrebbe aver scambiato informazioni processuali con biglietti per l’aliscafo o rimessaggio del gommone. Gli inquirenti dovranno chiarire se i vantaggi ottenuti da Nocera siano effettivamente collegati a un comportamento illecito da parte del magistrato.

Nocera ha deciso, da indagato, di rassegnare le proprie dimissioni. Nocera ha comunicato la sua intenzione di lasciare l’incarico ministeriale e ha chiesto di poter tornare al lavoro in Cassazione. Alfonso Bonafede ha accolto le dimissioni ritenendo evidentemente scomoda la presenza di un soggetto indagato per corruzione alla guida dell’ufficio forse più delicato del Ministero di riferimento. Il magistrato si occupava del controllo degli ispettori ministeriali, il team incaricato di garantire la correttezza del lavoro di giudici e pm.

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