Un agente della Direzione Investigativa Antimafia durante le operazioni per la confisca del patrimonio della famiglia Sciacca per un valore di 3 milioni di euro. Il decreto di confisca è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale su proposta del direttore della D.I.A. Il patrimonio confiscato comprende un'impresa di frantumazione di pietre, rapporti bancari, quattro immobili ed una decina di automezzi, Roma, 15 gennaio 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA DIA ++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING ++

Corruzione: appalti ospedale Caserta, irregolare gara da 14 mln

‘Soffiate’ che arrivavano a chi doveva sapere. Il ‘sistema’ per vincere le gare all’ospedale di Caserta era collaudato e coinvolgeva piu’ livelli, dal direttore sanitario fino ai medici. Questo e’ quanto emerge dalla lettura delle intercettazioni telefoniche e ambientali che sono alla base del provvedimento di custodia cautelare che ha raggiunto sette persone dopo una indagine della Dia di Napoli. C’e’ un caso emblematico, e riguarda la gara da 14 milioni di euro per i servizi di manutenzione dei sistemi degli impianti dell’ospedale, nel luglio del 2014. Massimo Del Grosso, uno degli indagati, in qualita’ di responsabile unico del procedimento e presidente della commissione, forniva a sua moglie, un dirigente medico, le informazioni utili.

In particolare, la riapertura dei termini della procedura per presentare le domande di partecipazione, il nome di alcune ditte che partecipavano alla gara, l’importanza di partecipare alla gara con una societa’ molto grande e di presentare un progetto che garantisse soprattutto il miglioramento del processo e controllo energetico negli edifici. Queste informazioni sono state poi passate a Carmine Iovine, ex direttore sanitario che a sua volta le ha veicolate agli ‘amici’, ovvero Domenico Ferraiuolo, imprenditore edile e socio dell’Odeia Costruzioni che avrebbe poi permesso alla Manutencoop spa di vincere la gara e favorire Maximilien Eusepi, socio unico dell’azienda. Tutto aveva un prezzo, cioe’ una percentuale del valore reale dei lavori vinti.

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