Coronavirus: settima vittima in Italia, un paziente in dialisi

Sale a 7 morti e 232 contagi il bilancio del coronavirus in Italia: 173 casi e 6 vittime in Lombardia; 33 casi e un morto in Veneto; 18 casi in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e nel Lazio, uno in Alto Adige e uno in Sicilia. E’ infatti risultata positiva una donna di Bergamo a Palermo, come anche un medico italiano a Tenerife.

La turista di Bergamo in vacanza a Palermo ieri sera e’ stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali. Lo conferma la Regione siciliana che dice: “Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone”. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo e’ il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dice: “Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia”. “Il campione esaminato al Policlinico di Palermo – ha aggiunto il governatore – verra’ immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perche’ la macchina sanitaria regionale si e’ mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie”.

Controlli sono stati effettuati anche su un’altra connazionale in Cile. Sono rientrati invece gli italiani che non sono voluti sbarcare a Mauritius. La situazione sull’isola inizia a farsi difficile per i nostri connazionali che lavorano lì.

“Io vivo a Mauritius da dieci anni e manco dall’Italia da due anni. Eppure il mio ristorante di cucina italiana nel sud di Mauritius sta perdendo tantissimi clienti negli ultimi giorni. Molti clienti mi fanno battute brutte perché sono italiano, mi chiedono se mi sono lavato le mani o cose del genere. Il razzismo c’e’ in Italia contro i cinesi, ma c’e’ anche qui contro gli italiani”. Fa riflettere lo sfogo di Giuseppe, ristoratore italiano che da dieci anni vive a Mauritius e che questa notte ha chiamato i Lunatici di Rai Radio2, in diretta ogni notte dal lunedi’ al venerdi’ dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino. Giuseppe si e’ sfogato: “Che c’entro io con il Coronavirus? Sono due anni che non vengo in Italia”, ha ripetuto. “La clientela del mio ristorante in questi giorni è molto diminuita e quelli che vengono quasi mi guardano male”.

 

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