Coronavirus. Il calcio non si ferma: porte chiuse per Juve-Inter

Ora é ufficiale. Il calcio non si ferma e tutte le partite di serie A nelle regioni colpite da coronavirus saranno giocate a porte chiuse. Nessuna limitazione per tutte le altre partite in programma nel prossimo fine settimana. Una necessità per evitare che ulteriori rinvii potessero causare problemi di calendario alla Lega: nel prossimo weekend si giocheranno – nelle zone a rischio – a porte chiuse Juventus-Inter, Udinese-Fiorentina, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e Milan-Genoa. Gli altri incontri si giocheranno tutti a porte aperte. Si giocherà a porte chiuse anche la partita di Europa League tra Inter e Ludogorets in programma giovedì sera al Meazza, come ha ufficializzato l’Uefa. “Abbiamo inviato richiesta ufficiale per lo svolgimento a porte chiuse della partita di Europa League Inter-Ludogrets di giovedì prossimo e aspettiamo a breve un riscontro positivo – ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del consiglio federale. “Per quanto riguarda la serie A, ferma restando l’indipendenza delle Leghe, credo che già domenica ci saranno le porte chiuse: entro stasera dovremmo avere una risposta del governo per quanto riguarda le partite da disputare nelle regioni coinvolte. Abbiamo chiesto di coordinare al massimo tutte le ordinanze a livello locale”. “Stiamo riflettendo anche su ipotesi alternative e a questo anche è servito l’incontro di stamattina con i medici federali. – ha proseguito Gravina -. Per quanto riguarda le partite già rinviate lasciamo alla Lega A ogni valutazione e decisione in merito. Noi siamo impegnati a dare massimo supporto alle varie leghe e ai campionati, rimanendo in stretto contatto con il ministro della Salute e con quello dello sport, in attesa delle determinazioni del governo. La Lega Pro ha rinviato la nona e la decima giornata di ritorno nei gironi A e B e la Lega Dilettanti ha sospeso tutte le partite delle regioni coinvolte”.

“Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora con questo dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse”, il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, che ha anche sottolineato che il provvedimento “non è stato esteso al resto d’Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi”.
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