Coronavirus, “I sintomi stanno cambiando”: l’allarme dell’Oms

Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e componente del Comitato Tecnico Scientifico, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Il Messaggero’ sul tema della Fase 2 dell’emergenza coronavirus: “Cosa ci deve preoccupare? Ci stiamo muovendo in un terreno poco noto e sulla base di modelli che devono essere validati. La riapertura progressiva e l’intervallo di quindici giorni tra l’una e l’altra fase servono proprio a capire cosa succederà. Mettere in moto quattro milioni e mezzo di persone non è uno scherzo”.

Ancora Guerra: “La chiave è reagire immediatamente e circoscrivere un eventuale riaccensione dell’epidemia. Inoltre, è importante la sorveglianza a livello delle strutture produttive, dove la gente va a lavorare”.

A proposito dei tamponi, il direttore aggiunto dell’Oms ha detto: “Andranno eseguiti a coloro che hanno una sintomatologia  suggestiva che però, rispetto all’inizio, si è diversificata molto: mentre prima era una polmonite o una infezione polmonare, oggi invece la sintomatologia clinica per cui si ricorre al tampone è più ampia”.

Poi ha aggiunto: “Quello che importa, oltre a fare una diagnosi precoce, è identificare i contatti. L’app sarà fondamentale. Il tampone di massa non è una soluzione, vanno fatti sulla base di un sistema di sorveglianza attivo che identifichi il positivo entro 24 ore, prima che vada in ospedale”.

Guerra ha ribadito: “Sarà fondamentale essere rapidi nei tamponi, eseguirli entro 24 ore”.

Guerra ha anche detto: “Non mi sbilancerei sul numero di contagiati in Italia. Stando ai dati della Cina, però, siamo nel giro di qualche milione. Anche più di tre milioni. Abbiamo regioni, molto popolose, che hanno avuto un attacco intenso del virus. Ma i valori saranno ovviamente molto differenti da regione a regione”.

Sull’uso dei mezzi pubblici, ha affermato: “Se mi preoccupa? Beh, sì. Un ufficio o una fabbrica possono adattarsi alle normative igienico sanitarie, il servizio di trasporto è più pericoloso, potenzialmente, perché la gente si muove. È stato fatto un gigantesco sforzo sulla metro e sui bus per fissare i luoghi dove stazionare. Serve disciplina da parte degli italiani, quella che hanno dimostrato fino a oggi”.

Questo il pensiero di Guerra sui vaccini: “Ci sono un’ottantina di vaccini in valutazione, almeno 5 o 6 estremamente promettenti che potrebbero darci uno strumento efficace entro il primo trimestre del prossimo anno“.

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