Coronavirus, Fontana: “Dare ai governatori poteri sulle zone rosse”

Assegnare ai governatori i poteri necessari per poter istituire zone rosse all’interno del proprio territorio di competenza. E’ la richiesta lanciata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo la dura polemica con il governo per la mancata istituzione di un’area blindata tra Alzano Lombardo e Nebro, i comuni della Bassa Val Seriana, in provincia di Bergamo, particolarmente flagellati dai Coronavirus. “Sono assolutamente convinto che sarebbe molto più opportuno che fosse un governatore a poter decidere”, ha detto il governatore lombardo in collegamento con Mattino 5, su Canale 5. “Dico governatore – ha precisato – perchè se si devono chiudere 10 comuni, come nel caso dell’area di Codogno, ci vuole una persona che coordina il tutto”.

In questo caso, ha sottolineato ancora Fontana, bisognerebbe assegnare ai presidenti delle Regioni italiane “la possibilità di usare la forza pubblica per fare la chiusura”. Fontana ha negato che ci siano state “incomprensioni” lungo l’asse Milano-Roma sull’istituzione di un’area blindata nella Bergamasca. “Io ero ben cosciente del fatto che non fossi nelle condizioni di farlo. E in effetti la direttiva del Ministero dell’Interno dell’8 marzo ha chiarito che queste competenze spettano al governo”. Ora ci deve essere un Cdm per decidere una zona rossa”. E si è detto convito che in Bassa Val Seriana non sia stato commesso alcun errore da parte delle istituzioni: “Credo che lì il focolaio fosse già partito. Quando si è pensato di chiudere quella zona era già troppo tardi. Sono convinto che in quella zona della Lombardia il virus circolasse da quasi un mese e fosse ormai diffuso in una maniera capillare”.

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