“Escluderei lockdown e lo dico a ragion veduta”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Taranto. “Se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti”.
“I numeri ci sono, la maggioranza è coesa”. Così il premier ha risposto ad una domanda sull’approvazione in parlamento dell’Anadef, approvazione che richiede la maggioranza assoluta dei voti.
“Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera”, ha affermato Conte.
“Con l’ultima circolare del Ministero della Sanità potremo ridurre anche la quarantena dai 14 giorni iniziali”. Così, a Taranto, il premier Giuseppe Conte, “Abbiamo anche la possibilità di introdurre nuovi test, ancora più rapidi”.
“Abbiamo proprio lavorato per evitare un nuovo lockdown generalizzato”, ha affermato Conte. “Nel frattempo abbiamo rafforzato le strutture ospedaliere e la risposta del sistema sanitario. Siamo molto avanti: facciamo – ha aggiunto Conte – un numero di test impressionante”.
“È come per il ponte di Genova. Siamo qui per sostenervi. Bisogna fare presto. Dobbiamo fare in tempo, non esiste che in Italia ci vogliano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni per un’opera”. Lo ha detto a Taranto il premier durante la cerimonia per la posa della prima pietra nel cantiere del nuovo ospedale San Cataldo. Il premier Conte, al termine della cerimonia, si è trattenuto brevemente con le maestranze impegnate nel cantiere per una foto di gruppo. “Ma qui – ha replicato il governatore pugliese Michele Emiliano, presente alla cerimonia – siamo in Puglia. Ce la facciamo”.
Il governo, in seguito all’aumento dei contagi degli ultimi giorni, si prepara a una nuova stretta con il Dpcm di ottobre. Tra le misure previste dal decreto anti coronavirus, che potrebbe essere firmato dal premier Giuseppe Conte già questa sera, ci sono nuove misure sulla movida e le feste private in casa. Le cose potrebbero ancora cambiare ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato alcune indiscrezioni: “Agiremo sugli assembramenti e gli orari dei locali”.
La riunione della cabina di regia tra il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia con le Regioni e gli enti locali sarà alle 17,30 e il nuovo decreto potrebbe essere approvato già stasera oppure domani.
Le nuove regole sulle mascherine sono già in vigore in seguito a un decreto approvato mercoledì scorso. Le disposizioni sono contenute nelle “more” in attesa di un Dpcm, con scadenza fissata al 15 ottobre e il premier ha tempo fino a quella data per emettere un nuovo Dpcm che, però, potrebbe arrivare già oggi.
La mascherina va sempre indossata in prossimità di una persona non convivente ed è obbligatorio portarla sempre con sé quando si esce di casa. Resta obbligatorio indossarla sui mezzi pubblici e in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico compresi i luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda lo sport, una circolare del Viminale ha imposto l’utilizzo della mascherina all’aperto anche per chi fa attività motoria, ma non per chi fa attività sportiva. Il nuovo provvedimento “esenta dall’obbligo di utilizzo solo coloro che abbiano in corso l’attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall’obbligo in questione”.
Un provvedimento praticamente certo, come ha annunciato il ministro Speranza, riguarda gli orari di bar e ristoranti. Per questi esercizi la chiusura sarà anticipata alle ore 24 e sarà previsto anche il divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 21 o le 22.
Per quanto riguarda i clienti dei bar e ristoranti, per loro vigerà il divieto di sostare davanti ai locali tra le 21 e le 6 del mattino. Tutte queste regole serviranno a scongiurare il rischio di assembramenti soprattutto tra le fasce più giovani ella popolazione.
Il nuovo Dpcm avrà effetti, in parte, anche all’interno delle nostre case. Le nuove restrizioni riguarderanno le feste legate a matrimoni e battesimi per i quali ci sarà un limite di 30 partecipanti al massimo.
Si va verso un divieto di tutte le feste private in genere, anche quelle organizzate in casa. Il Governo, ha dichiarato Roberto Speranza, farà distinzione su cosa siano le “cose essenziali” e cosa no.
La quarantena passerà da 14 a 10 giorni asintomatici che non riusciranno a negativizzarsi dopo 21 giorni avranno comunque concluso l’isolamento. Sarebbe questa la decisione del Comitato tecnico scientifico che confluirà nel nuovo Dpcm di ottobre.
Per quanto riguarda i guariti, non dovranno più sottoporsi a un doppio tampone ma ne basterà solo uno perdecretare la guarigione.
Le persone venute a contatto con i positivi al coronavirus potranno avvalersi di tamponi rapidi, molecolari e antigenici. Sotto questo aspetto, saranno coinvolti anche i medici di famiglia e i pediatri: potrebbero essere loro a sottoporre il tampone.
Nel nuovo provvedimento si potrebbero vietare tutte le discipline di contatto a livello amatoriale, come riporta il Messaggero, dal momento che la diffusione di particelle di saliva aumenta con l’attività fisica.
Così, le partite di calcio con gli amici saranno vietate, così come il basket, la pallavolo, le arti marziali, oltre ai balli di gruppo e di coppia. Resta da chiarire se si potrà giocare a tennis o altri giochi senza contatto diretto.