Coronavirus, cos’è l’indice di pericolo dei lavoratori

 

Coronavirus, cos’è l’indice di pericolo dei lavoratori

L’indice di pericolo dei lavoratori prevede tre livelli: verde, giallo e rosso

In vista delle future riaperture delle attività in questo periodo di emergenza coonavirus, il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile sta lavorando a una classificazione del pericolo per i lavoratori dei diversi settori. I livelli di rischio previsti, sulla base di quanto i lavoratori sono fisicamente vicini tra loro e con eventuali clienti, sono tre: verde, giallo e rosso.

Come si legge su ‘La Repubblica’, il livello verde, cioè il grado più basso di pericolo, riguarda le coltivazioni agricole, le attività legali, contabili e assicurative, le fabbricazioni di mobili, le attività immobiliari, le attività per le riparazioni di materiale elettronico e per la casa. Queste attività potrebbero essere le prime a ripartire nella cosiddetta “Fase 2”

Nella fascia gialla, intermedia, ci sono le fabbriche (dalla meccanica alla siderurgia, dal settore tessile al chimico), gli uffici pubblici e privati che attualmente ricorrono allo smart working, negozi e esercenti al dettaglio.

Il grado più alto di pericolo, cioè il livello rosso, riguarda invece i locali pubblici come bar, ristoranti, discoteche e palestre, le scuole e le università, i dentisti, i parrucchieri e gli estetisti.

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