La Corea del Nord resterà “la più grande minaccia” degli Usa fino a quando ci saranno le sanzioni: il ministro degli Esteri Ri Yong-ho si è spinto a definire, in una nota rilanciata dalla Kcna, il segretario di Stato Mike Pompeo “una pianta avvelenata della diplomazia americana” che frena il riavvio dei negoziati bilaterali sul nucleare. I suoi pesanti giudizi si legano ai recenti commenti di Pompeo, secondo cui Washington avrebbe mantenuto le pesanti sanzioni a meno che il Paese eremita non proceda con la denuclerizzazione.
Ri ha osservato che la Corea del Nord è pronta a “frantumare l’assurdo sogno” degli Usa secondo cui le sanzioni sono destinate a produrre cambiamenti nel Paese.
Il nuovo attacco del Nord giunge all’indomani delle critiche espresse sulla inutilità dei colloqui nel mezzo delle manovre militari congiunte tra Usa e Corea del Sud, nel mentre Seul si avvia a introdurre i supercaccia F-35 nei suoi sistemi di difesa di cui 40 al 2021. Mercoledì, invece, l’inviato speciale Usa sul nucleare del Nord, Stephen Biegun, ha detto durante la visita a Seul che Washington è pronta a riprendere il confronto con il Nord.