Coprifuoco e migranti, doppia mossa Lega

Il coprifuoco dovrebbe restare slittando alle 23 (ma non è detto che alla fine il punto di caduta che accontenti tutti siano le 24)  almeno fino alla fine del mese per essere cancellato a partire da giugno. Ieri la Cabina di regia a Palazzo Chigi con Draghi e i capigruppo di maggioranza per fare il punto sulla situazione Covid e riaperture, mentre oggi è in agenda un vertice Governo-regioni sui parametri dei cambi colore.

A preoccupare il Presidente del Consiglio il pressing di Matteo Salvini su due fronti. Il primo, sul quale non ha mai fatto passi indietro è la battaglia contro il coprifuoco. “Noi siamo per l’eliminazione. I dati lo richiedono, gli italiani lo aspettano. Contiamo che questi siano i giorni del ritorno alla vita, al lavoro e alla libertà” ha detto il leader del Carroccio  a margine dell’inizio dell’incontro con i vertici delle principali associazioni rappresentative del Commercio all’Hotel Nazionale di Roma.

Complice la bella stagione la voglia di ripartenza sembra sempre più difficile da arginare. Togliersi la mascherina all’aperto? Concordo con questa ipotesi quando saranno raggiunti i 30 milioni (la metà della popolazione target) con almeno una dose di vaccino, bisognerà aspettare 3 settimane per avere una buona protezione, allora è chiaro che anche la mascherina all’aperto dove non c’è assembramento credo sia sensato mettersela in tasca e rimettersela in faccia quando c’è assembramento e rischio”, ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a 24 Mattino su Radio 24 che su Il Messaggero si è spinto a dire che per metà giugno l’Italia si aspetta che ci siano 30 milioni di persone già con prima dose e che nel Paese possano dunque tornare le zone in bianco. Nel frattempo – osserva – bisogna “continuare a rispettare le regole: mantenere la mascherina; rispettare il distanziamento; pulire sempre le mani; non assembrarsi”.

L’altro dossier bollente è la sempre irrisolta questione migranti. Con Salvini che in pochi giorni è tornato alla carica  sull’argomento.

“2.148 sbarchi in 24 ore non sono compatibili con un paese che vuole ripartire. Ne parleremo con Draghi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in un incontro con i giornalisti fuori dalla sede di Regione Lombardia. “Noi a Draghi porteremo i modelli degli altri paesi europei – ha detto -. Siccome giustamente si parla di un governo europeista e di quello che ci chiede l’Europa, chiederemo che l’Italia si comporti come si comporta la Spagna, la Grecia e la Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia” ha aggiunto.

“Non do promozioni o bocciature – ha proseguito Salvini – I numeri dicono che sono arrivati ieri, in una domenica di maggio, il doppio dei clandestini che sbarcarono in tutto il mese di maggio quando ero ministro. Con in più che c’è il Covid. Sicuramente così non si può andare avanti. Volere è potere”

Il Premier Draghi convocherà  una cabina di regia nei prossimi giorni, a testimoniare che il tema  – solo sopito fin qui – è pronto a riesplodere facendo salire l’asticella della tensione nella maggioranza.

In realtà non accenna a fermarsi l’ondata di sbarchi che ha investito nelle ultime ore Lampedusa. Altri due approdi si sono registrati nelle  ore di ieri: si tratta di un barcone con 109 uomini, tra cui un bimbo, e di una carretta del mare con 20 uomini. Con l’ultimo sbarco a Lampedusa ultimi arrivi sale a quota 1.186 il numero complessivo dei migranti giunti sulla più grande delle Pelagie. Un esodo senza sosta con l’hotspot ormai al collasso.

“Non vogliamo abituarci a questo tipo di notizie. L’immigrazione clandestina va fermata. Vanno fermati gli scafisti e le Ong immigrazioniste che speculano sulle tragedie. Come Fratelli d’Italia continuiamo a chiedere al ministro Lamorgese un immediato blocco navale”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commentando le notizie sugli sbarchi a Lampedusa.

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