Coprifuoco, bocciato odg di Fratelli d’Italia

L’Aula della Camera ha respinto con 48 voti favorevoli, 233 contrari e 8 astenuti l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia per abolire il coprifuoco. Forza Italia e Lega non hanno votato. A favore hanno votato Fratelli d’Italia e l’Alternativa c’è.

Parlando con i giornalisti all’esterno del Senato, il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che “ci sarà un ordine del giorno della maggioranza sulla questione del coprifuoco, per rivedere le restrizioni già a maggio. Un ordine del giorno recepito dal governo e votato da tutta la maggioranza”.

Su ‘Twitter’, Salvini ha aggiunto: “La libertà vince! Grazie alla battaglia della Lega e grazie anche alle vostre preziose FIRME (che continuiamo a raccogliere, in questo momento siamo a 99.074, fantastico), il governo si impegna a rivedere già a MAGGIO limiti, chiusure e divieti, a partire dal coprifuoco, se i dati continueranno a migliorare, come accade da giorni, con ricoverati e contagiati in netto calo. #Nocoprifuoco, chiusure e divieti a oltranza fino a giugno o addirittura luglio come voleva qualcuno. Io mi fido di voi, io mi fido degli Italiani”.

“Sul coprifuoco il governo è nel caos…Meno male che gli ordini del giorno non contavano nulla e che questo sul coprifuoco era inutile…”. Questa,  è la prima reazione da fonti di Fratelli d’Italia a riguardo dell’intesa raggiunta all’interno della maggioranza su un ordine del giorno in merito alle prossime restrizioni.

Giorgia Meloni, su ‘Twitter’, ha scritto: “Assurdo! Bocciato l’odg di Fratelli d’Italia per abolire il coprifuoco: mentre Fratelli d’Italia ha votato per abolire questa misura irrazionale e liberticida, tutti i partiti di maggioranza hanno votato a favore o non hanno partecipato alla votazione. Da non crederci…”.

Prima del voto, la stessa leader di Fratelli d’Italia aveva presentato così l’iniziativa del suo partito: “Fratelli d’Italia continuerà a battersi, in Parlamento e fuori, per abolire questa misura folle e dannosa. #BastaCoprifuoco P.S. Oggi vedremo chi avrà il coraggio di sostenere in Aula l’Odg di Fratelli d’Italia per abolire il coprifuoco”.

Sul tema del coprifuoco il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha dichiarato: “Io la penso come Stefano Bonaccini: è ovvio che vada rivisto il coprifuoco delle 22. Lo sanno tutti e privatamente lo dicono tutti: così non ha senso. Dunque, nei prossimi giorni il coprifuoco andrà tolto o l’orario prolungato. Regalare questa battaglia a Salvini, a mio giudizio, è un errore politico di quelle forze di maggioranza che, sognando, immaginano un Papeete2”.

Che la scelta della Lega di appoggiare la “strana” maggioranza che comprende Pd e Cinquestelle   avrebbe finito per avere ripercussioni negative sulla tenuta del Centrodestra era previsione piuttosto facile.
Fino a poco fa dalla stessa parte, adesso, con il leghista al Governo la leader di Fratelli d’Italia è rimasta l’unica a fare la voce grossa all’opposizione.

“Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida” scrive la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sul suo profilo Facebook, lanciando ufficialmente la sfida. Non si fa attendere la replica di Salvini: “Le mozioni lasciano il tempo che trovano, se si apre o se si chiude lo decide il governo non gli ordini del giorno. La priorità della Lega è di “cancellare il coprifuoco” in Cdm, “con gli ordini del giorno non cancelli nulla. Comunque prima lo leggiamo”.

Ma non è l’unico fronte “caldo” che rischia di far traballare il centrodestra. A far salire ancora di più l’asticella della tensione la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Salute Speranza, ovviamente sempre firmata da Fratelli d’Italia, che sarà presentata in Aula domani, mercoledì 28 aprile. Ed è qui che è pronto a consumarsi il primo colpo di scena.

Salvini – che di certo non può essere annoverato tra i fan del titolare della Salute –  sembra pronto a fare retromarcia.  “Prima la leggo, ha garantito, ma Io tendenzialmente faccio quello che può andare a buon fine” dice  mettendo le mani avanti e facendo leva sul fatto che i numeri non ci sono.

Nel frattempo, la Meloni,  che continua a crescere nei sondaggi,  continua ad essere l’unica voce fuori dal coro dei consensi plebiscitari nei confronti del Premier Draghi e dell’esecutivo che guida. “Per carità forse siamo meno intelligenti dei nostri colleghi, non siamo abbastanza veloci a leggere”, ha detto pochi minuti fa durante il suo intervento alla Camera sul Recovery Plan, che secondo la leader Fdi non era possibile leggere in poco tempo prima dell’approvazione. “O forse siamo gli unici che non sono costretti a dire che va sempre tutto bene, perché non va tutto bene affatto”.

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