Coppie gay, Cassazione: “Anche loro hanno diritto alla vita familiare”

Svolta in Italia sul tema dei legali omosessuali. A far discutere, e a dividere nuovamente la politica, è una sentenza della Cassazione, che ha riconosciuto ad una coppi di omosessuali  gli stessi diritti di una coppia etero, primo tra tutti quello alla “vita familiare”.

A porre per la prima volta la legge di fronte a quetso delicato tema, una coppia di Latina, alla quale sia il comune di residenza,sia il Tribunale, ed infine la Corte d’appello, avevano rifiutato  la richiesta di trascrizione del matrimonio celebrato all’Aja nel 2002. La Cassazione

Il ricorso della coppia è stato comunque respinto, ma la Cassazione ha sottolineato come l’Italia non possa restare indifferente al mutato quadro normativo europeo in materia. Se da un lato, infatti,  una recente sentenza della Corte Costituzionale ha negato il riconoscimento del diritto al matrimonio di persone dello stesso sesso e ha lasciato  al Parlamento il compito di tutelare eventualmente le unioni omosessuali con apposite norme, una recente sentenza della Corte di Strasburgo (del 24 giugno 2010) riconosce il diritto delle coppie omosessuali ad una vita familiare  pari a quella delle coppie etero. Per questo motivo, la sentenza della Cassazione n.4184, dichiara: “le coppie gay conviventi in una stabile relazione di fatto, se non possono far valere il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero, hanno il diritto alla vita familiare e a vivere liberamente una condizione di coppia”. “Tutto ciò- continuano i giudici, “con il diritto, in presenza di specifiche situazioni (che non vengono dettagliate), di un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”. “Infatti- aggiunge la Cassazione- in base all’art.12 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo (recepito anche in Italia), è stata superata “la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico della stessa esistenza del matrimonio”.

Quindi “l’intrascrivibilità delle unioni omossessuali dipende non più dalla loro ‘inesistenza’ e neppure dalla loro invalidità ma dalla loro inidoneità a produrre, quali atti di matrimonio, appunto, qualsiasi effetto giuridico nell’ordinamento italiano”.

Soddisfazione delle associazioni gay come da Gay Center ,Equality Italia, dall’Arcigay. Contenti della sentenza anche il Circolo Mieli dai Radicali, il Pdci, Prc e Sel, che non hanno esitato a chiedere quindi un intervento urgente da parte del Parlamento per adeguarsi alla normativa europea e a quanto sancito dalla Cassazione.

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