Conti Inps, Fornero smentisce: “Nessun rischio dopo fusione con Inpdap”

“Nessun rischio per i conti Inps, dopo la fusione con l’Inpdap”. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero,  durante l’incontro all’Unione Industriale, ha messo a tacere le indiscrezioni, riportare dalla stampa, secondo cui il disavanzo dell’Inpdap potrebbe avere conseguenze sulla stabilità dei fondi pensionistici. “Idati erano tutti conosciuti, ha ribadito Fornero, che l’Inpdap fosse in deficit non è una novità, quindi non c’è allarme”.

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto il ministro del Lavoro- era ridurre i costi di gestione e dobbiamo riuscirci. I costi della previdenza sono legati alle regole per le pensioni e quindi scenderanno man mano che si realizzeranno i risparmi prodotti dalla riforma pensionistica”.

Quindi risparmio, sì ma a partire dagli enti. “L’ente unico dovrà costare di meno, ha dichiarato Fornero, e credo che lo farà”.

“Non si fa risparmio sulle pensioni mettendo insieme Inps e Inpdap o altri enti, si fa risparmio sugli oneri di gestione e di amministrazione e su quelli dobbiamo agire – ha conclusoil ministro”.

 

Mastrapasqua. Intanto il presidente dall’Inps Antonio Mastrapasqua ha spiegato a Tgcom24 i motivi del disavazo dell’Inpdap: “Il bilancio dell’Inpdap è chiaramente in disavanzo perché negli ultimi anni c’è stato un turn over che ha portato a un aumento dei pensionati e alla diminuzione dei dipendenti. Nel momento in cui il nuovo ente ha inglobato l’Inpdap è chiaro che questo disavanzo si verifica contabilmente anche nel nuovo Inps. Dico contabilmente perché lo Stato ha sempre fatto fronte al piano dei disavanzi anticipando finanziariamente le risorse necessarie. Non c’è nessun allarme e nessun problema”.

La soluzione? Mastrapasqua ha le idee chiare: “il sistema previdenziale è un sistema molto semplice. Se i lavoratori attivi sono in diminuzione e i pensionati aumentano, allora lo sbilancio è permanente e non ci sono manovre correttive. Con la spending review ci saranno ancora più pensionati. Qualora il disavanzo dell’Inpdap rimarrà, sarà lo Stato, in quanto datore di lavoro dei dipendenti pubblici, a doverlo risanare”. Infine il presidente rassicura sulla possibilità di una mancanza di liquidità per il pagamento delle pensioni. “L’azzeramento è un fatto contabile, ma finanziariamente i soldi per le pensioni ci saranno assolutamente”.

 

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